L’Italia del calcio si prepara a brillare non solo in campo, ma anche in panchina. Antonio Conte ed Enzo Maresca sono tra i candidati al Trofeo Cruijff, il prestigioso premio assegnato da France Football al miglior allenatore della stagione.
Due storie diverse, unite dalla passione per il gioco e da un 2024-2025 da incorniciare: Conte, che ha riportato il Napoli al trionfo in Serie A, e Maresca, che ha guidato il Chelsea alla conquista della Conference League e del Mondiale per Club, si contendono un riconoscimento che celebra l’eccellenza tecnica e tattica nel calcio mondiale.
Dopo anni di successi con Juventus, Inter e Chelsea, l’allenatore leccese ha preso in mano un Napoli in cerca di riscatto e lo ha condotto allo scudetto, con un gioco fatto di intensità e pragmatismo. La sua candidatura al Trofeo Cruijff è il coronamento di una stagione che ha riacceso l’entusiasmo di una città intera.
“Il calcio è lavoro, sacrificio, ma anche emozione”, ha dichiarato Conte dopo il trionfo, parole che risuonano ora come un manifesto per la sua nomination.
Enzo Maresca, 45 anni, rappresenta invece la nuova generazione di tecnici italiani che conquistano l’Europa.Potrebbe interessarti
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La sua candidatura è un segnale: l’Italia non è solo tradizione, ma anche innovazione.La concorrenza, però, è agguerrita. In lizza ci sono mostri sacri come Luis Enrique, che ha dominato la Ligue 1 e la Champions League con il Paris Saint-Germain, Hansi Flick, artefice del titolo spagnolo con il Barcellona, e Arne Slot, che ha riportato il Liverpool al vertice della Premier League.
Un parterre di altissimo livello, che rende il Trofeo Cruijff una sfida tra titani della panchina.Nel calcio femminile, il premio vede candidate figure come Sonia Bompastor, che ha guidato il Chelsea al successo, Sarina Wiegman, ct dell’Inghilterra, e Justine Madugu, alla guida della Nigeria.
Un riconoscimento che celebra anche il crescente impatto del calcio femminile a livello globale.Per Conte e Maresca, essere in questa lista è già una vittoria, ma l’Italia tifa per loro. In un calcio sempre più competitivo, vedere due tecnici italiani contendersi un premio così ambito è un motivo d’orgoglio.
La cerimonia del Pallone d’Oro, in programma nei prossimi mesi, dirà se il tricolore sventolerà anche sulle panchine. Intanto, Napoli e Londra trattengono il fiato, sognando un altro trionfo.
Commenti (1)
E un bel articolo quello che parla di Conte e Maresca, ma io mi chiedo come mai non ci sono altri allenatori italiani che meritano di essere nominati. La competizione è forte, ma l’Italia ha molti talenti in panchina.