Napoli – I tassisti napoletani sono pronti a scendere in piazza. L’Associazione Tassisti di Base ha annunciato il suo pieno sostegno all’assemblea pubblica convocata da Ciro Langella, presidente dell’UTI/ConsorTaxi, che si terrà il 24 settembre 2025 in piazza Municipio a partire dalle ore 10:00.
L’obiettivo è denunciare la situazione di grave crisi che sta minacciando la categoria, chiedendo risposte concrete e immediate alle istituzioni.
Secondo il comunicato diffuso da Langella, i problemi principali sono l’aumento dell’abusivismo e la concorrenza sleale dei veicoli a noleggio con conducente (NCC). I tassisti accusano gli NCC di operare al di fuori delle norme, sfruttando piattaforme come Uber per aggirare le leggi sulla territorialità e le regolamentazioni nazionali e locali.
Le accuse dei tassisti e le richieste alle istituzioni
Nel mirino della categoria non c’è solo l’abusivismo, ma anche la mancanza di controlli efficaci da parte delle autorità, che permette il proliferare di un fenomeno che mina la legalità e la sicurezza del servizio pubblico.
La categoria lamenta anche una scarsa comunicazione con l’ufficio di corso pubblico del Comune, che impedisce un dialogo costruttivo e la condivisione di informazioni.
“Siamo stanchi di inviare lettere senza ricevere un riscontro,” si legge nel comunicato. “È giunto il momento di passare dalle parole ai fatti.” Per questo, i tassisti chiedono un piano chiaro e condiviso che tuteli la legalità e la regolarità del loro servizio, nel rispetto della Legge n. 21/1992, che disciplina i servizi di taxi e NCC.
L’assemblea del 24 settembre sarà l’occasione per chiedere risposte concrete agli assessori e ai rappresentanti competenti, soprattutto in vista dei nuovi cantieri che interesseranno punti nevralgici della città, e che rischiano di complicare ulteriormente la viabilità e il lavoro dei tassisti.
Unità e forza per difendere la categoria
L’Associazione Tassisti di Base ha invitato tutti i colleghi a partecipare in massa all’assemblea. “L’unità è la nostra forza,” sottolinea l’associazione, che ritiene fondamentale far sentire un dissenso compatto e la volontà di difendere la dignità del proprio mestiere e l’importanza del servizio pubblico. La convocazione è aperta anche a tutte le sigle sindacali che condividono le motivazioni e le preoccupazioni espresse.
Articolo pubblicato da Gustavo Gentile il giorno 6 Agosto 2025 - 15:28
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