Una scena che sembra uscita da una commedia surreale, ma che invece si è consumata davvero all’ospedale “Vito Fazi” di Lecce.

Protagonista, suo malgrado, un uomo di 85 anni, arrivato in pronto soccorso con dolori lancinanti e un’emorragia rettale. La diagnosi? Una lampadina incastrata là dove la luce del sole non arriva.

A dare l’allarme è stata la figlia, che davanti a quell’improvviso sanguinamento ha preferito chiamare il 118. I sanitari, giunti sul posto, hanno subito capito che c’era un corpo estraneo. Non si aspettavano, però, di trovarsi davanti a un accessorio da comodino infilato in una zona ben diversa dalla presa elettrica.

In ospedale la scoperta: la lampadina era integra ma bloccata. L’anziano, interrogato sull’accaduto, non ha fornito dettagli sul perché di quella “collocazione creativa”, ma ha confessato di aver provato a rimuoverla da solo, armato di cacciavite.

Risultato? Peggio del guasto: mucosa lacerata e rischio di complicazioni gravi, tra cui perforazioni e infezioni.

Fortunatamente i medici hanno evitato il corto circuito: con un intervento endoscopico in sedazione sono riusciti a estrarre l’oggetto senza provocare ulteriori danni. Ora il paziente è ricoverato in chirurgia generale, sotto osservazione, con qualche graffio ma con la lampadina finalmente al suo posto: fuori dalla presa sbagliata.

Morale della favola? In certe situazioni, meglio affidarsi subito agli specialisti: perché con un cacciavite in mano e una lampadina nel retto, il rischio è davvero quello di “restare al buio”.


Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 21 Agosto 2025 - 15:44