Napoli-E’ un paesaggio spettrale, quasi da post eruzione del Vesuvio quello a cui si assiste da stamane affaciandosi a finestre e balconi delle abitazioni dei comuni dell’area vesuviana sud.
A Trecase. Boscotrecase, Boscoreale, Torre Annunziata, Terzigno, Pompei ma anche in parte a Scafati il sole non si vede. E’ coperto dalla nuvola di fumo che si alza dall’incendio alle pendici del vesuvio che da ieri pomeriggio ha devastato ettari di bosco.
L’incendio per la verità era in corso già quattro giorni fa ma qualcuno lo ha sottovalutato e ora si spera che si assuma le responsabilità di questa devastazione forse la più grande degli ultimi 50 anni.
Solo stamane sempre qualcuno si è ricordato che gli incendi vanno spenti perché siamo in estate, non piove da giorni, e quel poco di vento di ieri ha alimentato a dismisura le fiamme.
Sono otto inviati ben mezzi aerei e oltre cento gli operatori da terra bastavano una metà e forse addirittura un quarto di queste forze per scongiurare la tragedia. Questo va sempre ricordato perché quello che è accaduto è inconcepibile
L’incendio sta interessando il Vesuvio su piu’ fronti di cui due principali: la pineta di Terzigno e Boscotrecase. Dalle 5 di questa mattina, dalla Sala Operativa regionale sono stati immediatamente attivati 4 elicotteri dell’antincendio regionale e richiesti al Dipartimento nazionale della Protezione civile 4 canadair della flotta nazionale. Si procede senza sosta, ‘aggredendo’ l’incendio da piu’ fronti, in modo da circoscrivere le fiamme.
Sul posto, coordinati dalla Protezione Civile della Regione Campania, gli operatori della Sma Campania, i volontari della protezione civile regionale, i vigili del fuoco, gli addetti della Citta’ Metropolitana e della Comunita’ montana.
Sui social da ieri stanno montando le polemiche per i ritardi se non addirittura per la mancanza di interventi di spegnimento.
Situazione critica nella Riserva del Tirone
Le abitazioni e le strade della zona sono sotto costante monitoraggio, ma le criticità maggiori si registrano all’interno della Riserva Alto Tirone, area di elevato pregio ambientale.
A monitorare la situazione, il presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca: “Abbiamo al momento quattro elicotteri dell’antincendio regionale e quattro Canadair della flotta nazionale, oltre a cento uomini che stanno operando a terra. Stiamo cercando di chiudere il prima possibile anche se il fronte dell’incendio è ampio. Stiamo cercando di capire, con precisione, quanto sia esteso”
«Tra un’ora dovrebbero arrivare altri due Canadair – ha aggiunto De Luca – e speriamo possano dare una spinta decisiva alle operazioni, anche se le difficoltà restano notevoli».
Articolo pubblicato da Giuseppe Del Gaudio il giorno 9 Agosto 2025 - 11:06
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