Tassisti napoletani chiedono cambiamenti urgenti
Napoli -– Clima teso tra la categoria dei tassisti napoletani, che nella giornata del 31 luglio hanno preso parte a un nuovo incontro in Prefettura per denunciare il collasso della mobilità urbana e le gravi ripercussioni sulle condizioni di lavoro.
Al centro del confronto – richiesto con forza da SITAN/ATN Unimpresa – le problematiche ormai croniche che attanagliano il comparto taxi: traffico fuori controllo, gestione caotica della viabilità portuale, abusi quotidiani e illegalità diffuse.
Il dato politico più clamoroso è stata l’assenza dell’assessore comunale alla Mobilità, Edoardo Cosenza, che non solo non si è presentato all’incontro istituzionale, ma non ha neppure delegato un suo sostituto. Un gesto che i rappresentanti di categoria giudicano come l’ennesima mancanza di rispetto, non solo verso i lavoratori, ma anche verso la stessa Prefettura.
“L’assessore è da anni latitante rispetto ai nostri problemi. Non ha mai fatto nulla per la categoria e continua a ignorare l’emergenza traffico che soffoca la città”, attaccano duramente Pasquale Ottaviano e Raffaele Serpico, portavoce delle sigle presenti.
Nonostante alcune prime risposte delle istituzioni – come la rimozione di chioschetti e “ombrelloni abusivi” nei pressi del porto – la vera emergenza, secondo i tassisti, resta l’ingestibile congestione veicolare che paralizza Napoli, specie nei punti nevralgici per i collegamenti turistici.
Le conseguenze sono gravi: perdite economiche consistenti, clienti esasperati che abbandonano le corse, livelli di inquinamento altissimi e rischi per la salute e la sicurezza di operatori e cittadini.
“Il nostro lavoro è diventato impossibile. La città è ferma. Nessuno si preoccupa dell’impatto ambientale e sanitario di questo caos. In un periodo in cui dovremmo incassare, siamo in perdita”, denunciano i rappresentanti.
La categoria lamenta inoltre l’abbandono della pianificazione strategica, con il Piano Urbano del Traffico ormai “lettera morta” e la struttura dedicata alla Mobilità Sostenibile, di fatto, smantellata.
A fronte della persistente inadempienza del Comune, i tassisti ora chiedono un gesto forte: il commissariamento delle competenze sulla Mobilità urbana e sul Trasporto Pubblico non di Linea da parte della Prefettura.
“Non pretendiamo che i cantieri si fermino – chiariscono Ottaviano e Serpico – ma servono soluzioni concrete per convivere con i lavori stradali e garantire il nostro servizio. Abbiamo presentato proposte, ma dal Comune non è mai arrivata risposta”.
La categoria si dice pronta a portare la protesta “nelle strade e negli scali della città” finché non verranno adottati interventi strutturali per affrontare il nodo del traffico e della mobilità urbana. Una mobilitazione che rischia di infiammare ancora di più l’estate partenopea.
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Leggendo l'articolo mi sembra che la situazzione dei tassisti a Napoli sia veramente critica. I problemi di traffico e gestione sono da tempo presenti e nessuno sembra prendersi la responsabilità. E' importante che ci siano soluzioni concrete, altrimenti la situazione peggiora sempre di più.