Ercolano – Un duro colpo al cuore della camorra vesuviana: i Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno catturato Michele Ciaravolo, 45 anni, latitante e attuale reggente del clan Ascione-Papale, una delle organizzazioni criminali che da decenni tengono sotto scacco Ercolano.
L’operazione, condotta all’alba con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, del Nucleo Cinofili di Sarno e del Nucleo Elicotteri di Pontecagnano, è il frutto di complesse indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Ciaravolo, irreperibile da dicembre 2023, è stato arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso il 4 dicembre 2023 dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli, che lo ha condannato a 7 anni, 1 mese e 5 giorni di reclusione per associazione per delinquere di stampo mafioso. Ora si trova dietro le sbarre, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Deve scontare oltre sette anni di carcere
Ciaravolo, cugino del boss Luigi Papale, è una figura di spicco del clan Ascione-Papale, un sodalizio che, insieme ai rivali Birra-Iacomino, ha segnato la storia criminale di Ercolano con faide sanguinose, omicidi e il controllo capillare di attività illecite.
Negli anni, il clan si è imposto come una potenza nella gestione del traffico di droga e, in passato, del racket delle estorsioni, un business che, secondo le indagini, è stato in parte abbandonato grazie alla resistenza dei commercianti e alle denunce.
La cattura di Ciaravolo rappresenta un tassello fondamentale nella lotta alla camorra vesuviana, in un territorio dove il clan Ascione-Papale ha storicamente dettato legge, come dimostrano le indagini che, nel 2023, hanno portato alla confisca di due immobili di lusso intestati fittiziamente a un esponente di spicco della cosca, uno a Ercolano e l’altro in una località balneare calabrese.
L’arresto di oggi si inserisce in un’azione più ampia dei Carabinieri di Torre del Greco, che negli ultimi quindici anni hanno parzialmente disarticolato i clan Ascione-Papale e Birra-Iacomino, rivali storici per il controllo degli affari illeciti.
Le indagini hanno rivelato come il clan Ascione-Papale, attivo tra Ercolano e Torre del Greco, abbia mantenuto una rete di potere attraverso estorsioni, spaccio di droga e intestazioni fittizie di beni, spesso sfruttando alleanze e conflitti con altre cosche, come quella dei Falanga.
La scarcerazione di Ciaravolo nel 2018, dopo otto anni di carcere per il processo “Bolla Papale”, aveva già riacceso l’allarme tra le forze dell’ordine, preoccupate per il possibile rilancio delle attività criminali del clan.
Articolo pubblicato da Giuseppe Del Gaudio il giorno 7 Agosto 2025 - 10:59
Commenti (1)
Che vita fanno queste persone? Sempre nascoste e poi finiscono in carcere.