Chi l’avrebbe mai detto che un semplice “grr” – roba da gatto annoiato o da cane in cerca di coccole – potesse diventare l’inno di un’estate? Eppure è successo: “Dame Un Grrr”, il brano di Fantomel e Kate Linn, non solo ha conquistato spiagge, piazze e discoteche, ma ora si prepara pure a conquistare i palchi con un tour europeo.
Dietro le quinte, una macchina da guerra del pop: Creator Records, MarcWin Music e la Kontakt Agency che si occupa del booking in Italia. Insomma, più che un tour sembra un summit internazionale, con la differenza che qui non si parla di economia, ma di come far ballare mezzo continente a suon di “tu ta ta tu tu ta tu”.
Numeri da capogiro (e non per il caldo)
Oltre 100 miliardi di visualizzazioni tra TikTok, Instagram e Shorts e 100 milioni di stream su Spotify e YouTube. Numeri talmente esagerati che viene da chiedersi se non abbiano contato anche i video dei frigoriferi smart che ballano da soli in cucina. E come se non bastasse, anche Madonna ha ceduto al fascino del “grr”: a questo punto manca solo il Papa che benedice un remix in Piazza San Pietro.
La trama dietro il tormentone
La genesi del brano? Un dialogo che pare uscito da una scenetta di Zelig:
Kate Linn chiede «Dame un grr», Fantomel risponde «Un qué?», lei insiste, lui non capisce, e allora via col ritmo: «tu ta ta tu tu ta tu». Ed ecco servito il ballo che ha colonizzato il pianeta. Non sarà Shakespeare, ma in quanto a efficacia batte pure “To be or not to be”.
Gli autori: la bella e il fantasma
Lei, Kate Linn, 28 anni, attrice e cantautrice romena. Lui, Fantomel, un produttore che gira mascherato da fantasma: un po’ Daft Punk versione Halloween, un po’ incubo dei fotografi. Insieme hanno creato un cocktail di pop, elettronica e latin che ha mandato in visibilio i social di mezzo mondo.
Dal web al palco
Dopo aver spopolato online con coreografie, meme e animali domestici che ballano meglio di noi, il duo ha deciso di affrontare il pubblico dal vivo. Da metà agosto, via al tour tra festival e club europei, dove il “grr” sarà servito a volume massimo.
Una cosa è certa: tra ringhi, balletti e remix con Jason Derulo, “Dame Un Grrr” non è solo la colonna sonora dell’estate. È la prova che, nel 2025, per diventare star internazionali non serve una voce da tenore: basta un buon beat e il coraggio di ringhiare al microfono.
Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 18 Agosto 2025 - 14:59
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