Napoli– Nuovo colpo al clan Amato-Pagano. Nella mattinata di oggi la Direzione Investigativa Antimafia di Napoli ha notificato in carcere un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Antonio Pompilio, detto o’ Cafone, ritenuto esponente di vertice del sodalizio camorristico.
Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, contesta a Pompilio i reati di associazione di tipo mafioso e rapina. L’ordinanza porta la data del 28 novembre 2024 ma, inizialmente, non era stata eseguita per l’irreperibilità dell’indagato, successivamente rintracciato in Spagna.
L’arresto in Spagna e l’estradizione
Il 15 gennaio scorso il Gip di Napoli aveva chiesto l’emissione di un mandato d’arresto europeo, poi autorizzato dal Tribunale Centrale di Madrid il 5 agosto 2025.
In realtà, Pompilio era già stato fermato a Barcellona il 17 gennaio in esecuzione di un altro mandato europeo ed estradato in Italia a marzo. Da allora si trovava nel carcere di Civitavecchia, dove oggi gli è stata notificata la nuova misura cautelare.
Il ruolo nel clan
Secondo le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, Pompilio avrebbe avuto un ruolo di capo, promotore e organizzatore all’interno del clan Amato-Pagano, con competenze soprattutto sui territori di Mugnano e Melito di Napoli.
Gli inquirenti lo indicano inoltre come referente per la gestione del traffico di stupefacenti dalla Spagna verso l’Italia, in accordo con i reggenti e i capi famiglia dell’organizzazione.
La maxi-operazione del 2024
La cattura di Pompilio si inserisce nel filone della vasta operazione eseguita il 17 dicembre 2024 contro il clan Amato-Pagano, che aveva già portato all’arresto di numerosi affiliati. Questi ultimi sono attualmente in attesa dell’udienza preliminare davanti al Tribunale di Napoli.
Articolo pubblicato da Giuseppe Del Gaudio il giorno 18 Agosto 2025 - 11:47