Caserta– Quarta vittima del virus West Nile in Campania: si tratta di un uomo di 73 anni, residente a Maddaloni, in provincia di Caserta. L’anziano, indicato con le iniziali A.A., era stato ricoverato nei giorni scorsi all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano in condizioni critiche a causa della forma neuroinvasiva dell’infezione.
Le sue condizioni si sono aggravate progressivamente fino al decesso, complici anche le patologie pregresse che ne avevano reso il quadro clinico particolarmente fragile.
È l’ottavo paziente colpito dal virus a livello regionale a non superare la malattia, e il secondo caso letale registrato proprio a Maddaloni, dopo la morte di un altro anziano di 80 anni avvenuta nelle scorse settimane sempre nello stesso ospedale.
L’allarme resta alto nel territorio casertano, considerato area endemica per la presenza del virus trasmesso dalle zanzare. Anche se distante dal litorale, Maddaloni è attraversata dall’Acquedotto Carolino – o di Vanvitelli – che trasporta acqua dalle sorgenti del Taburno fino alla Reggia di Caserta, creando ambienti umidi ideali per la proliferazione delle zanzare comuni, principali vettori del virus.
A rendere la zona particolarmente esposta contribuisce anche la presenza di uccelli selvatici e migratori, serbatoio naturale del virus.
Le autorità sanitarie ribadiscono l’importanza delle misure di prevenzione. Comuni e Asl stanno intensificando in queste ore le attività di disinfestazione mirata, mentre ai cittadini viene raccomandato di adottare precauzioni anche in ambito privato, come l’uso di zanzariere, repellenti e abbigliamento protettivo nelle ore serali.
Il virus West Nile, che si trasmette attraverso la puntura di zanzare infette, può causare sintomi lievi ma anche complicazioni neurologiche gravi, soprattutto in soggetti fragili o immunodepressi. Da qui l’appello alla prevenzione: perché anche lontano dalle aree costiere, l’insidia del virus resta concreta.
Articolo pubblicato da Rosaria Federico il giorno 30 Luglio 2025 - 12:50
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