Rinascita per via Vittorio Emanuele III a Napoli
Dopo anni di lavori, disagi e transenne, l’area antistante il Maschio Angioino si prepara finalmente a cambiare volto. La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo di riqualificazione di via Vittorio Emanuele III, disegnato dagli architetti di fama mondiale Álvaro Siza e Eduardo Souto de Moura, in collaborazione con lo Studio DAZ. Un intervento strategico che segna l’ultimo tassello del grande ridisegno di piazza Municipio, integrando mobilità, accessibilità e valorizzazione storica in una delle zone più iconiche di Napoli.
Il progetto non si limita a ripavimentare: ridisegna geometrie urbane, connette percorsi pedonali, integra ascensori e scale verso la metropolitana e il Parco Archeologico, prolunga l’asse visivo di via Medina fino ai giardini del Palazzo Reale, in corrispondenza dei Cavalli di bronzo. Un tracciato pensato come continuità architettonica e paesaggistica che, per la prima volta, unisce storicità e funzionalità in uno spazio fino ad oggi soffocato dal cantiere.
A terra, basalto e pietra lavica dialogano con il resto della piazza, accompagnando il visitatore tra aiuole ridisegnate, nuovi marciapiedi accessibili, mappe tattili per ipovedenti, scivoli per disabili, beverini e panchine. Nasce un boulevard urbano con oltre 1.700 metri quadri di verde e la messa a dimora di 25 nuovi alberi di Quercus Ilex, capaci di ombreggiare il futuro volto dell’area.
La pensilina del trasporto pubblico sarà ricollocata, mentre l’accesso al Torrino Aragonese – da dove parte l’ascensore che collega il livello strada alla stazione Municipio – sarà valorizzato e pienamente fruibile. “Restituiamo finalmente questo spazio ai napoletani e ai visitatori dopo anni di lavori – spiega l’assessore Edoardo Cosenza –. Con questo intervento si completa la trasformazione della Stazione Municipio-Porto e si crea un dialogo continuo tra storia, mobilità e bellezza urbana”.
I lavori partiranno entro la fine di luglio e dureranno dieci mesi. La circolazione veicolare sarà sempre garantita nei due sensi, assicurando che la rinascita della piazza non paralizzi la città. Ma per la prima volta dopo anni, Napoli si prepara a riconsegnare uno dei suoi luoghi simbolo alla piena vivibilità e al decoro che merita.
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