Non passa fine settimana senza che le cronache riportino episodi di violenza giovanile: risse, scontri tra gruppi organizzati, spesso vere e proprie baby gang.
Una deriva che non risparmia alcun territorio e che coinvolge sempre più frequentemente minorenni, pronti a confrontarsi con inaudita brutalità.
L’ultimo episodio è avvenuto a Torre del Greco, dove nella notte un gruppo di adolescenti ha dato vita a una maxi rissa all’interno di un parco privato. A documentare la scena sono stati alcuni residenti, che hanno inviato le immagini al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
Secondo quanto denunciato, i giovani avrebbero scelto consapevolmente di introdursi in un’area condominiale per evitare i posti di blocco delle forze dell’ordine, posizionati a pochi metri di distanza.
Il video mostra decine di ragazzi che si affrontano con calci e pugni tra le urla degli abitanti che assistono attoniti dalla finestra.
Una violenza lucida, mirata, strategica, che ha fatto scattare l’allarme: “Siamo davanti a una generazione che gira in branco, si affronta e si massacra anche per futili motivi”, ha commentato Borrelli.
Il video mostra decine di ragazzi che si affrontano con calci e pugni
E poi ha aggiunto: “Accoltellano, sparano, si picchiano senza remore. Anche l’astuzia di colpire in un’area privata per sfuggire ai controlli è un segnale grave. È ora di dire basta: identifichiamoli e puniamoli. E soprattutto, chiamiamo le famiglie a rispondere del comportamento dei figli”.
Il deputato ha anche ricordato i nomi di Giògiò Cutolo, Francesco Pio Maimone e Santo Romano, tre giovani vite spezzate dalla violenza cieca di altri coetanei. “Il fatto di essere minorenni non può essere un lasciapassare per sentirsi impuniti – ha aggiunto –. Servono segnali chiari, decisi, perché non può essere sempre la comunità a pagare il prezzo dell’incapacità genitoriale”.
L’episodio di Torre del Greco si inserisce in un fenomeno nazionale preoccupante: la normalizzazione della violenza tra giovanissimi, che si affrontano con modalità sempre più organizzate e brutali, spesso documentando le imprese sui social. Un’escalation che chiede risposte urgenti, non solo in termini di repressione, ma anche di educazione, prevenzione e responsabilità familiare.
Articolo pubblicato il giorno 6 Luglio 2025 - 14:43
La situazione della violenza giovanile e preoccupante, specialmente con i giovani che si affrontano in risse. Credo che serva una maggiore attenzione da parte delle famiglie e della societa per prevenire questi eventi. La comunità deve collaborare.