Avellino – G.R., 29enne di San Martino Valle Caudina noto alle forze dell’ordine, non sarà sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
La decisione è stata presa dal Magistrato di Sorveglianza di Avellino, che ha accolto le argomentazioni dell’avvocato Vittorio Fucci, difensore del giovane, rigettando la richiesta avanzata dalla Pubblica Accusa.
La Procura aveva sollecitato la misura di prevenzione sulla base di un corposo dossier dei Carabinieri, che includeva una ventina di elementi – tra denunce, sentenze e informative – volti a dimostrare la pericolosità sociale di G.R. Tuttavia, l’avvocato Fucci ha smontato punto per punto le accuse, convincendo il Magistrato che il 29enne non rappresenta un pericolo per la collettività.
Di conseguenza, la sorveglianza speciale, che avrebbe limitato la libertà di G.R. per due anni, non è stata applicata.La decisione, che restituisce a G.R. la piena libertà, solleva inevitabilmente interrogativi. Da un lato, il rigetto della misura evidenzia l’importanza di un contraddittorio rigoroso e di una difesa efficace nel garantire i diritti dell’individuo.
Dall’altro, la mole di elementi raccolti dai Carabinieri suggerisce la necessità di mantenere alta l’attenzione su figure come G.R., in un contesto come quello della Valle Caudina, dove la criminalità locale richiede un monitoraggio costante. La sfida per le autorità sarà bilanciare il rispetto delle garanzie giuridiche con la tutela della sicurezza pubblica, mentre il caso di G.R. rimane sotto i riflettori.
Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 31 Luglio 2025 - 15:50

Collaboratore di lunga data di Cronache della Campania
Da sempre attento osservatore della società e degli eventi.
Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni.
Commenti (1)
La decisione del magistrato mi sembra un po’ strana, considerando le prove presentate. È importante che la giustizia sia equa, ma a volte anche le evidenze non sono considerate come dovrebbero essere. Spero che la sicurezza della comunità non venga compromessa.