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Porto di Salerno, i sindaci della Costiera dicono no all'allargamento: “Masterplan devastante per ambiente e turismo”

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Cresce la tensione lungo la Costiera Amalfitana. Il nuovo masterplan del Porto di Salerno, con le sue linee guida che guardano al 2030, fa tremare le comunità di Vietri sul Mare, Cetara e Maiori. Il piano, che punta all’allargamento del molo di Ponente – con la conseguente cancellazione della spiaggia adiacente – e soprattutto all’allungamento del molo Manfredi, è considerato una minaccia diretta all’identità, all’ambiente e all’economia dell’intera area costiera, gioiello riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.

A guidare la protesta, i sindaci dei tre comuni costieri: Giovanni De Simone per Vietri, Fortunato Della Monica per Cetara e Antonio Capone per Maiori.

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Con loro anche Italia Nostra e Legambiente, che denunciano l’impatto devastante di un’opera che rischia di alterare per sempre la morfologia e la vivibilità del litorale.

Domani mattina, alle 10:30, l’aula consiliare di Vietri ospiterà una conferenza stampa in cui le istituzioni e le associazioni ambientaliste ribadiranno con decisione il loro no a una pianificazione giudicata calata dall’alto, priva di visione sostenibile e lesiva di un fragile ecosistema.

Per i promotori della mobilitazione, il futuro della Costiera non può essere sacrificato sull’altare di uno sviluppo portuale che appare sordo alle esigenze dei territori e cieco rispetto alla tutela di un bene collettivo. Il rischio, dicono, è quello di compromettere irrimediabilmente il tessuto economico fondato su turismo e paesaggio, in nome di un’espansione infrastrutturale che sembra non tener conto del valore storico e ambientale del contesto in cui si inserisce.

Articolo pubblicato il 23 Luglio 2025 - 12:15 - Vincenzo Scarpa

Commenti (1)

Il nuovo progetto del Porto di Salerno sembra molto complicato e fa paura ai cittadini. I molo allungato e la spiaggia che scomparirà possono portare a problemi per tutti. Bisognerebbe riflettere di più su questi aspetti.

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