Napoli – È terminata la latitanza di Matteo Nocerino, il 22enne di Ponticelli considerato un “baby-ras” e figura sempre più nota nelle cronache criminali napoletane. Giovedì mattina, la Polizia di Stato lo ha arrestato in un blitz della Squadra Mobile, ponendo fine alla sua fuga e scoprendo un nuovo capitolo nella sua già travagliata vicenda giudiziaria.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno individuato e controllato un’abitazione nel quartiere di Ponticelli. Qui, hanno sorpreso Nocerino e, durante la perquisizione, hanno rinvenuto una pistola semiautomatica priva di matricola con tre cartucce calibro 6,35. Il giovane è stato quindi arrestato per detenzione illegale di arma clandestina, relativo munizionamento e ricettazione.
Le verifiche successive hanno rivelato che Nocerino era già destinatario di un ordine di carcerazione emesso l’11 luglio scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. Dovrà scontare una pena di tre anni e sei mesi di reclusione per una precedente condanna per detenzione illegale di armi.
Una storia criminale tra clan e fughe
Il nome di Nocerino non è nuovo alle forze dell’ordine e ai media locali. Era già finito sotto i riflettori in occasione dei festeggiamenti per il terzo scudetto del Napoli. In quella circostanza, era stato arrestato per una “stesa” (sparatoria a scopo intimidatorio) avvenuta poche ore dopo l’omicidio di suo cugino Vincenzo Costanzo, detto “Ciculill”, emergente ras del clan D’Amico, a cui Nocerino era inizialmente legato.
Dopo una condanna per quel raid, il giovane aveva ottenuto gli arresti domiciliari, ma la sua condotta non è migliorata. Già a maggio scorso, era stato sorpreso in compagnia dell’allora latitante Giuseppe Perrella.
Il blitz, condotto dai Carabinieri in via Concezione Immacolata a Ponticelli, aveva portato all’arresto di Perrella, figlio di Ciro e ritenuto contiguo al clan De Micco-De Martino, ricercato per sequestro di persona aggravato dal metodo mafioso.
In quell’occasione, Nocerino – sebbene fosse agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico – e la figlia 23enne del boss detenuto Antonio D’Amico “Fraulella”, erano stati denunciati a piede libero per favoreggiamento.
Articolo pubblicato da Federica Annunziata il giorno 27 Luglio 2025 - 06:52
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