Napoli – Una protesta a viso aperto contro le irregolarità nella gestione degli appalti. I sindacati USB e SGB sono scesi in campo ieri per denunciare quelle che definiscono “gravi violazioni” nei contratti di logistica, pulizie e vigilanza privata.
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Tra le accuse principali: mancato rispetto delle norme sulla sicurezza, gestione aziendale opaca e subappalti sospetti.
Il caso Securpol: vigilanza privata sotto accusa
Al centro delle polemiche c’è la società Securpol, responsabile dei servizi di vigilanza privata. I sindacati puntano il dito su tre criticità:
Sicurezza ignorata – La società avrebbe eluso le normative in materia di tutela dei lavoratori.
Subappalto “temporaneo” ma anomalo – Securpol, pur avendo licenziato 25 dipendenti senza rinnovo contrattuale, ha ottenuto un subappalto per coprire la carenza di personale. Un’operazione definita “senza senso”, visto che il nuovo affidatario impiegherà 60-90 giorni per ottenere le idoneità necessarie, mentre il subappalto dura solo tre mesi (giustificato ufficialmente per le ferie estive).
Il silenzio dell’ASL Napoli 1 – La committente pubblica, nonostante le segnalazioni, non si è ancora espressa sulla vicenda.
La richiesta dei sindacati: incontro urgente con i responsabili
USB e SGB hanno già sollecitato un tavolo di confronto con i Responsabili Unici del Procedimento (RUP) e i Dirigenti Enti Committenti (DEC) per chiedere:
Chiarimenti ufficiali sulla gestione degli appalti.
Interventi immediati per garantire sicurezza e diritti ai lavoratori.
«Qui non si tratta solo di contratti, ma di dignità», sottolineano i sindacati. La palla passa ora alle istituzioni: resteranno in silenzio o interverranno?
Articolo pubblicato il giorno 4 Luglio 2025 - 10:09
Leggendo questo articolo mi sembra che ci sono molte cose che non funzionano bene. I sindacati hanno ragione a protestare, perché i lavoratori meritano di essere trattati con rispetto e sicurezza. Spero che ci siano dei cambiamenti.