Napoli – Non si arrende Salvatore Russo, deciso a ottenere giustizia per la moglie, Stefania Fragliasso, uccisa nel 2019 durante una rapina in casa.
Dopo una telefonata, presumibilmente illegale, ricevuta da un romeno già condannato all’ergastolo insieme a due complici per l’omicidio, Russo ha presentato una denuncia alla Procura di Napoli contro una donna indicata come la possibile basista del raid. La presunta complice, che conosceva la vittima, è stata di recente arrestata per un’aggressione a medici.
Stefania Fragliasso perse la vita dopo essere stata legata e imbavagliata sul letto di casa durante una violenta rapina. Secondo l’avvocato Sergio Pisani, che assiste Russo, la telefonata rappresenta un elemento cruciale per le indagini, anche alla luce della credibilità attribuita al detenuto dalla Corte d’Assise d’Appello di Napoli, dove è in corso il processo di secondo grado.
“Questa attestazione di credibilità da parte di un’alta istanza giudiziaria dà un peso significativo alle sue dichiarazioni”, affermano Russo e Pisani, sottolineando l’importanza di questo passo per fare piena luce sull’omicidio.
Il fascicolo è ora nelle mani del pubblico ministero Luigi Santulli, che dovrà valutare la richiesta di incidente probatorio avanzata dall’avvocato Pisani. “Uno strumento legale fondamentale per acquisire prove in anticipo, garantendone la validità per un eventuale futuro processo”, spiega il legale. Russo e il suo difensore sperano che questa mossa possa finalmente chiarire tutte le responsabilità, portando alla sbarra anche chi avrebbe fornito supporto logistico per il brutale crimine. La battaglia per la verità continua.
Articolo pubblicato il giorno 8 Luglio 2025 - 15:37
E’ veramente triste che cose come queste succedono nel nostro paese. Salvatore merita di avere giustizia per la moglie, ma la situazione è complessa e difficile. Speriamo che le indagini portano a risultati concreti.