La notizia in breve
- Un **video su TikTok** del giovane condannato per l'omicidio di **Giovanbattista Cutolo** riaccende il dibattito sull'**uso dei cellulari** in carcere.
- La **madre della vittima** critica il video come "vergognoso", mentre la **difesa** del detenuto sostiene che il filmato è **datato** e non prodotto dal suo assistito.
Un nuovo post pubblicato su TikTok dal giovane condannato per l’omicidio del musicista Giovanbattista Cutolo ha riacceso il dibattito sull’uso dei cellulari in carcere.
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Nel fermo immagine scelto per il video, accompagnato da un brano neomelodico, compaiono frasi come “Parlano di me perché sono gelosi” e «Sono sempre il più forte», in quello che molti interpretano come un vero e proprio proclama.
La pubblicazione del clip rilancia le critiche sull’accesso ai dispositivi mobili all’interno delle celle. Le autorità carcerarie, in passato, avevano già imposto misure restrittive nei suoi confronti in seguito a video-chiamate e festeggiamenti social per il compimento dei 18 anni. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, questa primavera, aveva chiesto accertamenti sull’origine dei profili social gestiti dal detenuto, ma finora senza individuare responsabili.
La reazione della famiglia della vittima
Daniela Di Maggio, madre della vittima, definisce il nuovo video”«vergognoso” e denuncia: “La reclusione a Castrovillari non sta producendo risultati positivi”. Accanto a lei, il deputato di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli accusa: “La detenzione non rieduca il ragazzo e la famiglia non sta indirizzandolo nel modo giusto”. Entrambi hanno presentato istanza di indagine formale per fare chiarezza sull’episodio.
La difesa del detenuto
Secondo l’avvocato penalista Davide Piccirillo, il filmato è “datato” e realizzato da terzi: “Il mio assistito non ha alcun dispositivo in cella e non ha prodotto né pubblicato il video”. I genitori del giovane, sostiene il legale, hanno già annunciato una querela per identificare gli autori del post e porre fine a quello che definisce “accanimento mediatico”.
Indagini e possibili provvedimenti
Sullo sfondo, la Direzione del carcere di Castrovillari valuta nuovi interventi disciplinari. Ogni violazione delle regole sull’uso dei dispositivi elettronici potrebbe tradursi in ulteriori restrizioni per il giovane detenuto. L’inchiesta sulle origini del profilo TikTok resta aperta, mentre crescono le aspettative di familiari e opinione pubblica su un chiarimento definitivo.
Articolo pubblicato da Gustavo Gentile il giorno 20 Luglio 2025 - 08:16

Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana.