NAPOLI – In una città spesso schiacciata da cronache di emergenze e violenze, arrivano due storie che parlano di coraggio, altruismo e vita che rinasce. Due famiglie napoletane, colpite da lutti improvvisi, hanno compiuto un gesto di straordinaria generosità: hanno autorizzato la donazione degli organi dei propri cari, salvando così altre esistenze.
La prima storia si svolge all’Ospedale del Mare, dove un uomo, vittima di un incidente stradale, è deceduto nei giorni scorsi. I suoi familiari, nonostante il dolore devastante, hanno scelto di trasformare la tragedia in speranza. Coordinati dal dottor Pasquale De Rosa, responsabile dei prelievi d’organo, e dal direttore dell’Unità di Anestesia e Rianimazione Ciro Fittipaldi, i sanitari hanno attivato l’intera rete trapiantologica. Una corsa contro il tempo condotta con professionalità e umanità, che ha permesso a diversi pazienti in lista d’attesa di ricevere una nuova possibilità di vita.
Un’altra pagina intensa è stata scritta al San Paolo, dove una donna, giunta in condizioni critiche al pronto soccorso e poi deceduta, ha potuto diventare donatrice grazie all’iscrizione al Sistema Informativo Trapianti (SIT) e al consenso dei suoi familiari. Anche qui, la macchina organizzativa si è mossa in maniera impeccabile: sotto la guida del Centro Regionale Trapianti diretto da Pierino Di Silverio, e con il supporto del coordinatore locale Pietro Ianniello e di Maurizio Ferrara, responsabile della Rianimazione, il percorso si è concluso con successo.
“Sono risultati che testimoniano la forza del lavoro di squadra e il valore della riorganizzazione della rete trapiantologica regionale”, ha commentato il direttore generale Ciro Verdoliva. “La nostra sanità dimostra, ancora una volta, di saper essere un riferimento nazionale per competenza e dedizione”.
Articolo pubblicato il giorno 2 Luglio 2025 - 16:06