Celeste Pin, 64 anni, una vita spesa sui campi da calcio e una carriera indimenticabile con la maglia della Fiorentina, è stato trovato senza vita nella sua abitazione sulle colline fiorentine lo scorso 22 luglio. Quella che sembrava una tragica fatalità, forse un suicidio, si tinge ora di giallo. La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti e ha disposto l’autopsia, che sarà effettuata domani all’Istituto di medicina legale del Policlinico di Careggi.
A spingere gli inquirenti a non archiviare il caso troppo in fretta è stato l’esposto presentato dall’ex moglie dell’ex calciatore, Elena Fabbri. Assistita dall’avvocato Mattia Alfano, la donna ha chiesto accertamenti approfonditi: autopsia, esami tossicologici e l’analisi del cellulare, sequestrato subito dopo il ritrovamento del corpo. L’ipotesi del suicidio non la convince: “Celeste era positivo, attivo, lucido. Impossibile pensare a un gesto volontario”, ha dichiarato.
Proprio per questo, nella giornata di ieri gli investigatori hanno eseguito un sopralluogo dettagliato nell’abitazione, cercando documenti, dispositivi, biglietti o addirittura un testamento – che al momento non risulta essere stato trovato. L’area è ora sotto controllo, per evitare qualsiasi contaminazione delle prove. Le indagini potrebbero presto estendersi anche a movimenti bancari e comunicazioni recenti: alcuni amici avrebbero riferito che Pin aveva mostrato un cambiamento d’umore improvviso dopo una telefonata ricevuta durante una vacanza.
Articolo pubblicato da Vincenzo Scarpa il giorno 29 Luglio 2025 - 11:35

Vincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania e
Studente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II.
Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio
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