A tre mesi dalla tragedia che ha sconvolto il Monte Faito, giovedì 17 luglio si terrà una giornata di commemorazione dedicata alle vittime della funivia precipitata lo scorso 17 aprile, causando la morte di quattro persone.
L’iniziativa è promossa dal Faito Doc Festival, in sinergia con l’Associazione Culturale Monteamare e numerose realtà locali, per ricordare, riflettere e lanciare un appello collettivo affinché il Faito non venga abbandonato.
Sul piazzale della Funivia, simbolo del monte e fulcro della memoria, si alterneranno testimonianze, momenti artistici e spirituali. “La Funivia del Faito è diventata negli anni molto più di un mezzo di trasporto.
È un simbolo, una musa, un luogo dell’anima. La tragedia del 17 aprile ha spezzato vite e sollevato interrogativi profondi, ma ci ha anche uniti nella richiesta di verità e giustizia”, dichiarano i direttori artistici Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro, ideatori del Festival giunto alla 18ª edizione (in programma dal 19 al 27 luglio).
Le vittime della tragedia – Carmine Parlato, macchinista appassionato; i coniugi inglesi Graeme Derek Winn e Margaret Elaine; la giovane Janan Suliman – saranno ricordate insieme ai loro familiari e al fratello di Janan, Taheb, miracolosamente sopravvissuto.
La commemorazione inizierà alle ore 11 con una sessione di yoga guidata da Annamaria De Gennaro, cui seguiranno podcast, riflessioni e testimonianze da parte di esercenti, lavoratori EAV, religiosi, artisti e cittadini. Dopo un pic-nic comunitario, il pomeriggio proseguirà con intermezzi spirituali e performance al pianoforte del maestro Giuseppe De Rosa.
Il momento culminante sarà alle ore 19, con il lancio di palloncini biodegradabili, ciascuno contenente un pensiero, un messaggio o una preghiera in ricordo delle vittime. La giornata sarà anche l’occasione per condividere idee e costruire insieme nuove iniziative in difesa del Monte Faito, “che vive in chi lo ama”.
Il Faito Doc Festival, che si aprirà il 19 luglio, dedicherà un focus speciale proprio alla funivia e al Monte Faito. Nella Casa del Cinema immersa nel bosco saranno proiettati tre cortometraggi nati in seguito alla tragedia:
“Con gli occhi in su” del Collettivo di Radio Asharam,
“Dove sale il cuore” di Anna Delgado,
e “L’amore sospeso” di Stefano Cormino (girato nel 2012).
Tutti i film hanno la stessa durata: 8 minuti, esattamente come il tempo di percorrenza della funivia da Castellammare al Faito. Un modo simbolico per restituire voce e visione a un luogo sospeso tra cielo e mare.
Nel corso della serata inaugurale è previsto anche un omaggio speciale a Luigi Torino, fondatore della ProFaito, e a Gigino Vanacore, storica figura simbolo del Monte Faito, testimone della sua bellezza e della sua fragilità.
La giornata del 17 luglio vuole essere molto più di una commemorazione: è un atto d’amore collettivo verso un luogo che merita rispetto, cura e memoria.
Collaboratore di lunga data di Cronache della Campania
Da sempre attento osservatore della società e degli eventi.
Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni.
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