Calcio

Inter e Milan chiudono le porte agli ultrà “non graditi”: dopo l’inchiesta “Doppia Curva”

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Milano – Una svolta epocale nella gestione degli stadi milanesi. Inter e Milan hanno respinto le richieste di rinnovo di centinaia di abbonamenti a tifosi delle rispettive curve, classificati come “non graditi” in applicazione dei codici etici dei due club.

La decisione, riportata dal Corriere della Sera, arriva a seguito degli esiti dell’inchiesta “Doppia Curva” che ha smantellato un sistema criminale radicato nell’ambiente ultras.

La lista dei “non ammessi”

Tra i tifosi esclusi dall’accesso al Meazza figurano:

Soggetti già colpiti da Daspo (divieto di accesso agli stadi)
Tifosi segnalati o sanzionati per comportamenti violenti
Nomi emersi nell’inchiesta della DDA di Milano, che ha portato a condanne fino a 10 anni per reati che includevano due omicidi
L’eredità dell’inchiesta “Doppia Curva”

L’operazione guidata dal pm Paolo Storari aveva rivelato un anno fa:
Affari criminali nelle curve di Inter e Milan
Un sistema organizzato con legami alla criminalità
Condanne esemplari fino a 10 anni di carcere

“L’obiettivo era impedire la rinascita di questo sistema”, spiegano fonti investigative. Da qui la decisione delle società di cancellare i marchi Curva Nord e Curva Sud e ora di negare l’accesso ai tifosi ritenuti pericolosi.

Le nuove regole al Meazza

Oltre alle esclusioni, sono state introdotte altre misure stringenti:

Divieto di cessione degli abbonamenti per i settori del secondo anello (verde per l’Inter, blu-rosso per il Milan)
Controlli rafforzati su biglietti e abbonamenti
Telecamere con riconoscimento facciale ai tornelli, che entreranno in funzione già dalla prossima stagione dopo l’ok del Garante della Privacy
Una lista destinata a crescere

Secondo il Corriere, l’elenco degli esclusi è destinato ad ampliarsi nelle prossime settimane. Le società avrebbero infatti accesso a ulteriori nominativi grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine.

La reazione delle tifoserie

Mentre le società difendono la scelta come necessaria per “ripulire” l’ambiente calcistico, alcune frange delle tifoserie potrebbero protestare. Resta da vedere se questa stretta – la più severa degli ultimi anni – riuscirà a cambiare davvero la cultura ultrà al Meazza.


Articolo pubblicato il giorno 12 Luglio 2025 - 16:25

A. Carlino

Collaboratore di lunga data di Cronache della Campania Da sempre attento osservatore della società e degli eventi. Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni.

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A. Carlino

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