Inchiesta su pressioni criminali a San Siro
Milano- È stato disposto il rito immediato per Mauro Russo, ex esponente di spicco della Curva Nord interista e imprenditore nel mondo della moda, già socio di Paolo Maldini e Bobo Vieri (entrambi estranei all’inchiesta), coinvolto nel filone giudiziario sulle pressioni criminali attorno allo stadio di San Siro.
La decisione è stata presa dal gip di Milano Domenico Santoro, su richiesta dei pm Paolo Storari, Sara Ombra e Leonardo Lesti, nell’ambito della maxi-indagine ribattezzata “Doppia Curva”, che coinvolge frange ultrà di Inter e Milan e punta a fare luce su reati gravi come estorsione, usura e fatturazioni false legati agli ambienti del tifo organizzato.
Russo, finito agli arresti domiciliari, è accusato di aver fatto da intermediario in un’estorsione legata al lucroso giro dei parcheggi attorno allo stadio Meazza, ai danni dell’imprenditore Gherardo Zaccagni.
Il procedimento giudiziario riguarda anche altri cinque indagati, tutti arrestati il 5 maggio scorso insieme a Russo. L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile della Polizia di Milano e dalla Guardia di Finanza, fa parte della nuova tranche dell’inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, guidata dal procuratore Marcello Viola.
In totale, nell’ultimo blitz, erano state arrestate sette persone. Il processo è fissato per il 20 novembre, davanti alla sesta sezione penale del Tribunale di Milano. Gli imputati, tuttavia, potrebbero optare nel frattempo per il rito abbreviato.
L’inchiesta “Doppia Curva” ha aperto uno squarcio su una rete di interessi e intimidazioni che, secondo gli inquirenti, si è estesa per anni attorno all’indotto dello stadio San Siro, andando ben oltre il tifo sportivo.
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