Napoli – L’asfalto di Viale Umberto Maddalena, a Napoli, è stato stamane teatro di un’altra tragedia che allunga la già drammatica lista delle vittime della strada.
Un uomo di 45 anni, guardia giurata, ha perso la vita in un grave incidente mentre era in sella del suo scooter T-Max. La dinamica, ancora da chiarire, lo ha visto scontrarsi con una Toyota Yaris per poi finire la sua corsa violentemente contro un palo dell’illuminazione pubblica.
L’incidente si è verificato in una zona ad alta percorrenza, non distante dall’aeroporto di Capodichino. Secondo una prima ricostruzione, il contatto con la vettura avrebbe fatto perdere il controllo del mezzo alla vittima, portandola a schiantarsi rovinosamente contro l’infrastruttura stradale.
Immediato l’intervento di un equipaggio del 118, che hanno trasportato d’urgenza l’uomo all’Ospedale del Mare. Nonostante i disperati tentativi del personale medico, la guardia giurata è deceduta poco dopo il ricovero a causa delle gravissime ferite riportate.
Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine per i rilievi e per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente, anche attraverso l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.
Troppe vittime sulle strade: un bilancio tragico per il 2025
Questo ennesimo incidente mortale a Napoli riaccende i riflettori su un problema che continua a mietere vittime in tutta Italia. Secondo i dati aggiornati, il 2025 sta registrando un numero preoccupante di decessi sulle strade, superando già i 1.500 morti. Una cifra che evidenzia una vera e propria emergenza, con le cause che spaziano dalla distrazione alla velocità eccessiva, dall’uso di alcol e droghe alla scarsa manutenzione delle infrastrutture.
Giuseppe Alviti, Presidente dell’Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate, ha espresso il suo profondo cordoglio per la scomparsa del collega. Alviti ha inoltre voluto sottolineare un aspetto cruciale che potrebbe aver contribuito a questa tragedia: le condizioni lavorative “subumane” a cui spesso sono sottoposte le guardie giurate. “Orari e carichi di lavoro da terzo mondo,” ha denunciato Alviti, “hanno probabilmente contribuito a verificare questo ennesimo incidente.”
La riflessione di Alviti porta l’attenzione sulla necessità di garantire condizioni di lavoro dignitose e orari sostenibili, specialmente per categorie professionali che, come le guardie giurate, operano spesso in situazioni di stress e con turni estenuanti.
La stanchezza e la mancanza di riposo adeguato possono influire pesantemente sulla lucidità e sui riflessi alla guida, aumentando esponenzialmente il rischio di incidenti.
L’incidente di Viale Maddalena non è solo una tragedia individuale, ma un monito severo sulla necessità di un impegno congiunto da parte di istituzioni, datori di lavoro e singoli cittadini per invertire la rotta e fermare la strage sulle strade.
Il problema delle troppe vittime per incidenti stradali è un’emergenza nazionale che necessita di interventi urgenti e mirati.
Articolo pubblicato il giorno 10 Luglio 2025 - 09:44