Tra i talk show dei nuovi palinsesti Rai primeggianti nella sezione Prime Time, affidata a Williams Di Liberatore, vi è “Belve”.
“Tra le grandi conferme d’autunno, non mancherà il ritorno di “Belve” – ha annunciato il direttore – il programma crossmediale cult ideato e condotto da Francesca Fagnani, e il suo spin-off Belve Crime che ha ottenuto un grande successo negli ascolti attraverso la sua recente sperimentazione”.
Il format televisivo ideato, scritto e condotto dalla giornalista e conduttrice Francesca Fagnani, in onda su Rai 2 dal 2021, ha conquistato il pubblico, rendendo ogni sua puntata un vero e proprio caso mediatico. Gli è stato conferito, di fatti, il titolo di Trasmissione dell’anno durante il Premio Biagio Agnes 2025.
La Fagnani, alle nostre pagine, ha raccontato le origini embrionali delle sue scelte autoriali, spiegando le motivazioni che l’hanno spinta a portare avanti un taglio giornalistico da vera belva, pronta ad esplorare i successi ma anche le ombre e gli aspetti più celanti ed impopolari dei suoi personaggi, messi così nelle condizioni di offrire al pubblico uno storytelling più arguto e scomodo, in cui devono metaforicamente sbottonare l’abito ufficiale della loro immagine ed argomentare riguardo certi tasti più inediti e delicati della loro vita professionale e privata.
“Mi divertiva l’idea di raccontare le donne che giocano all’attacco – ha spiegato – donne non gregarie, che vincono, che perdono ma sempre per merito e responsabilità”. In merito ai criteri con cui invita i suoi ospiti e al modo in cui riconosce un potenziale da belva, ha dichiarato: “La selezione è l’aspetto più complicato per quello che mi riguarda perché l’ospite deve essere in qualche modo coerente con il titolo; quindi, deve vantare un vissuto straordinario o un carattere divisivo. Deve essere una persona fuori dalle righe che testimoni un’esperienza diversa da quella degli spettatori”.
Ci si rivolge dandosi del lei, si è vis à vis seduti in posizione vigile su uno sgabello privo di schienale, il pubblico è silenzioso quanto attento. Tutto studiato nel dettaglio per creare una certa atmosfera nello studio televisivo ed adempiere ad una missione giornalistica, ossia quella di realizzare un ritratto divergente dell’ospite.
Proprio in virtù di tale registro stilistico e di coerenza tematica non si fa promozione durante le interviste dello show televisivo. “Per fare promozione non è sbagliato, nel senso che è giusto e mi è capitato anche a me di andare a fare promozione ma ripetere il mio libro – ha motivato – ma io scelgo di non farla perché se così fosse, mi condurrebbe su un certo tipo di domande differenti dal tipo di narrazione che intendo lanciare”. Non resta, quindi, che attendere il ventaglio di ospiti studiato dalla Fagnani per la nuova stagione.
Articolo pubblicato il giorno 8 Luglio 2025 - 15:27
L’articolo parla di Belve e di Francesca Fagnani, ma non spiega bene come ha fatto a guadagnare il titolo di Trasmissione dell’anno. Sarebbe interessante sapere quali sono i criteri precisi usati per il premio e da chi viene assegnato.
Ho visto Belve diverse volte e credo che l’approccio della Fagnani sia interessante, ma ci sono anche molti aspetti da migliorare. Forse dovrebbero dare più spazio alle opinioni del pubblico durante le puntate, per rendere tutto più interattivo.