Pensavate di passare alla Storia con un atto eroico? In questo modo? No, mi dispiace ragazzi, non funziona così. Sono stata, sempre, dalla parte dei giovani, ma, questa volta, devo dissentire.
Passino anche i festeggiamenti con brindisi e, perché no, la corona dall’alloro che male non fa, visto che auspica ad un proseguimento degli studi, ovviamente non ammetto le esagerazioni che ho visto, e parlo di farina, uova e quant’altro, ma sulla “scena muta” all’orale, dico NO.
Ho letto le varie notizie di giornale riguardo questo “ boicottaggio” dell’esame di maturità, e in tutte leggevo la stessa cosa: “avendo GIÀ raggiunto, tra punteggio delle prove scritte e crediti formativi, la votazione di 60 centesimi, si è rifiutato di fare l’esame orale, in segno di protesta”.
Protesta? Ragazzi, ma quale protesta? Questa è una vigliaccheria! Tutti noi non siamo mai stati d’accordo con certe dinamiche o con un certo sistema, soprattutto all’università, dove c’erano professori che mettevano 30 all’orale perché ammaliati dalle unghie curate di talune studentesse, eppure abbiamo fatto il nostro dovere e la nostra bella figura.
Lo dovevamo a noi stessi, alla nostra dignità, ai nostri sacrifici, ai sacrifici dei nostri genitori. Questa forma, per così dire, di protesta, l’avrei compresa, forse di più, da parte di uno studente, che arrivando all’orale con un punteggio di 80 centesimi, avesse rifiutato la possibilità di superare l’esame con il massimo dei voti, dimostrando, a quel punto, di non avere alcun interesse rispetto alla valutazione e al sistema di punteggio.
Ma, da uno studente che sa già, di portare a casa “il foglio scritto”, di essere promosso con la sufficienza, rifiutando di dimostrare il tutto x tutto nello sprint finale, NON LO AMMETTO. Come mai non avete deciso di mostrare il vostro dissenso nei 5 anni precedenti, perché non avete manifestato, non avete creato movimenti ideologici, non avete proposto soluzioni, non avete deciso di non svolgere nemmeno le prove scritte?!
Mi dispiace ragazzi e ragazze, forse, in quei cinque anni, avreste potuto utilizzare i social per diffondere le vostre idee anti-sistema, spiegando le vostre motivazioni, cercando di divulgare un’idea nuova, cercando di raccogliere consensi, di smuovere e muovere le masse, perché non avete scritto lettere, organizzato talk, invece di fare i balletti su tik tok?! Sono dura lo so, ma bisogna iniziare a capire quale sia la giusta misura.
Anche questa è maturità. Sul fatto che il sistema scolastico vada rifondato, sono d’accordo, ma il cambiamento si crea, combattendo, poco a poco, passo dopo passo, con l’unica arma vincente, la cultura.
Pino Daniele diceva: “se vuoi crescere davvero, non ti lamentare più…Keep On Moving”! Detto questo vi auguro di trovare, nel prossimo futuro e nelle prossime tappe, la forza per affermare voi stessi in questo mondo, perché quella, effettivamente, non viene insegnata in nessun libro di scuola.
Con amore Prof. Barbella
Articolo pubblicato il giorno 14 Luglio 2025 - 09:21