Santa Maria la Fossa – Per il terzo anno consecutivo, un atto intimidatorio ha colpito un bene confiscato alla camorra nel Casertano. Nella tarda serata di ieri, un rogo doloso ha distrutto il raccolto del fondo agricolo di Santa Maria la Fossa, già appartenuto al boss Francesco Schiavone, detto Sandokan, e gestito dalla cooperativa sociale Terra Felix.
Le fiamme hanno divorato campi pronti per la raccolta, prevista per i primi di agosto. “Abbiamo perso tutto – ha denunciato Francesco Pascale, presidente di Terra Felix – i danni economici sono enormi”. Il terreno, sottratto alla criminalità organizzata e convertito in progetto di riscatto sociale, è da anni nel mirino di gesti intimidatori.
Danni ingenti: perso l’intero raccolto
Anna Ceprano, presidente di Legacoop Campania, ha espresso solidarietà alla cooperativa:
“È un’azione riprovevole, ma non ci fermeremo. Terra Felix continuerà la sua missione di restituire alla comunità beni strappati alla camorra. Chiediamo alle istituzioni e alle forze dell’ordine un impegno ancora più deciso”.
Una sfida alla criminalità che non si arrende
Quello di ieri è l’ultimo di una serie di attacchi contro i beni confiscati nella zona, segno che la resistenza delle cooperative dà fastidio. Nonostante le intimidazioni, però, Terra Felix ha assicurato: “Andremo avanti, per la legalità e un lavoro libero dalle mafie”.
Articolo pubblicato il giorno 7 Luglio 2025 - 15:57
E’ davvero triste che succedono cose come queste contro beni confiscati. Il lavoro delle cooperative è importante e non dovrebbe essere ostacolato. Spero che le istituzioni facciano qualcosa di più per proteggere questi progetti.