Avellino – Non è durata neanche mezza giornata l’evasione del 25enne detenuto scappato oggi dal carcere di Avellino.
Nel primo pomeriggio, approfittando di una situazione ancora da chiarire, l’uomo era riuscito a varcare i cancelli del penitenziario, ma poche ore dopo è stato rintracciato nel centro cittadino dagli agenti della Polizia Penitenziaria, che lo hanno ricondotto dietro le sbarre.
A dare l’annuncio è stato Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, che ha commentato con amarezza: "Era prevedibile che lo avremmo ripreso, ma questo non risolve i problemi strutturali delle nostre carceri, che restano tutti lì, irrisolti.Potrebbe interessarti
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L’episodio, seppur concluso in tempi rapidi, riporta l’attenzione sulle criticità del sistema penitenziario italiano, tra sovraffollamento, carenza di personale e strutture spesso insicure. Quella di oggi è solo l’ultima di una serie di evasioni che, negli ultimi mesi, hanno coinvolto diversi istituti di pena in tutta Italia.
Ora si attendono chiarimenti sulle modalità della fuga: come ha fatto il detenuto a uscire? C’è stato un errore umano, una falla nei controlli o un momento di distrazione? La Procura avvierà accertamenti, ma intanto il 25enne è tornato nella sua cella. E il dibattito sulla sicurezza delle carceri è già ripartito.







Commenti (2)
questo episodio dimostra che ci sono molti problemi nei carceri e non solo una questione di sicurezza. La fuga di oggi è un esempio che le cose devono cambiare ma è difficile trovare soluzioni efficaci. Le condizioni sono complicate.
Non capisco come sia possibile che un detenuto possa scappare così facilmente. Ci sono molte lacune nel sistema penitenziario, e questo è un chiaro segnale che qualcosa non va, ma nessuno sembra fare nulla.