La pista di volo dell’aeroporto di Napoli Capodichino va rifatta, ma senza bloccare il traffico aereo e senza trasformare l’estate in un incubo per migliaia di passeggeri. È con questa urgenza che oggi pomeriggio, nella sede romana dell’Enac, si tiene un vertice strategico convocato dall’Ente nazionale per l’aviazione civile.
All’incontro partecipano tutti gli attori coinvolti nell’operatività dello scalo partenopeo: il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma, il direttore generale Alexander D’Orsogna, il vertice della Gesac Roberto Barbieri, rappresentanti delle compagnie aeree e delle aziende che lavorano nello scalo. Obiettivo: trovare soluzioni per ottimizzare i tempi dei lavori, ridurre al minimo i giorni di chiusura e, soprattutto, tutelare i diritti dei viaggiatori. In ballo c’è il rifacimento completo della pista e delle vie di rullaggio, un intervento necessario ma impattante.
«Tutelare i passeggeri e limitare al minimo i giorni di chiusura è la priorità», ha dichiarato Di Palma, che punta su un coordinamento interistituzionale per conciliare le esigenze di sicurezza con quelle della mobilità. Il progetto di rifacimento sarà rivisto con nuove proposte operative che potrebbero garantire interventi più rapidi e meno invasivi.
Articolo pubblicato il giorno 1 Luglio 2025 - 15:15