NAPOLI – “I Campi Flegrei sono un’emergenza nazionale.” È un appello chiaro e senza giri di parole quello lanciato da Fabio Florindo, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), nel corso della sua audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico. Secondo il massimo esperto del Paese, l’intera area flegrea, già da vent’anni interessata da un’attività bradisismica crescente, è oggi in uno stato di forte instabilità e va monitorata con la massima attenzione.
Florindo ha sottolineato che il punto più critico è la zona di Astroni-Agnano, dove – in base agli scenari elaborati – esiste una probabilità tra il 40 e il 50% che si apra una bocca eruttiva capace di generare flussi piroclastici. Ma il rischio immediato non è solo quello di un’eruzione. “Quello che mi preoccupa di più oggi – ha detto – sono le esplosioni freatiche: fenomeni violenti e improvvisi, senza preavviso, causati dal contatto tra falde superficiali e aree calde sotto pressione”.
Un punto particolarmente delicato è l’area di Pisciarelli, dove rilevazioni da drone hanno registrato temperature superiori ai 140 gradi centigradi, su un suolo fortemente fratturato. È proprio lì, ricorda Florindo, che storicamente si sono verificate piccole esplosioni freatiche: “Sono letali perché arrivano senza segnali, ed è per questo che tanti vulcanologi sono morti studiandole da vicino”.
Florindo (Ingv): “Il vero pericolo ora sono le esplosioni freatiche”
Sul fronte sismico, il sollevamento del suolo continua a ritmi preoccupanti: circa un centimetro e mezzo al mese, con picchi recenti di 3 centimetri. “Finché il terreno sale, continueremo ad avere scosse – ha detto Florindo – e sebbene sia improbabile superare una magnitudo 5.5, il ripetersi dei terremoti, come quello di magnitudo 4.6 dei giorni scorsi, può causare il crollo di edifici già indeboliti”.
L’allerta si scontra anche con la reticenza dei cittadini, secondo Florindo nel corso del suo intervento. “So che ci sono controlli nelle abitazioni, ma molte persone rifiutano di far ispezionare le proprie case per paura di essere sgomberate. È un problema serio, che mina la prevenzione.”
Florindo ha chiarito che al momento non ci sono segnali di risalita del magma. Ma ha anche avvertito: “Se dovesse cominciare a muoversi, lo sapremmo, perché si manifesta con segnali chiari, come il tremore sismico di lungo periodo. Ma le esplosioni freatiche no, quelle accadono e basta”.
Articolo pubblicato da Vincenzo Scarpa il giorno 2 Luglio 2025 - 12:35
Commenti (1)
Questo articolo parla di cose gravi, ma non capisco perchè le persone non vogliono controllare le loro case. E’ importante sapere cosa sta succedendo sotto i nostri piedi, anche se fa paura. La sicurezza è fondamentale.