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Blackout a Porta Nolana, paralizzata la Circumvesuviana



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Napoli – Un blackout elettrico nella zona di Porta Nolana ha mandato completamente in tilt il sistema ferroviario della Circumvesuviana, lasciando a piedi migliaia di pendolari e turisti nella mattinata di oggi, 2 luglio.

Un guasto che ha fermato tutte le linee vesuviane e ha reso impossibile, per ore, ricevere informazioni sullo stato dei treni, aggravando il già noto disagio quotidiano vissuto da chi è costretto a viaggiare con l’EAV.

L’annuncio è arrivato direttamente dall’Ente Autonomo Volturno:

“A causa di un blackout elettrico nella zona di NAPOLI-Porta Nolana, il servizio ferroviario è fermo su tutte le linee vesuviane. Per totale mancanza di rete, sia il sito aziendale sia tutti i teleindicatori e i telefoni sono fuori servizio.”


Nessuna informazione disponibile, treni fermi e stazioni nel caos. A centinaia si sono ammassati lungo le banchine, in attesa di notizie che non arrivavano, mentre le biglietterie restavano mute e i pannelli informativi spenti. Una scena ormai fin troppo familiare per i viaggiatori della Circumvesuviana, da tempo ostaggi di un sistema ferroviario cronicamente inefficiente.

Una rete essenziale ma al collasso

Le linee vesuviane rappresentano una dorsale fondamentale per collegare Napoli con tutta l’area vesuviana, i comuni del Nolano, della Penisola Sorrentina e l’area stabiese. Ogni giorno decine di migliaia di persone utilizzano i treni dell’EAV per recarsi al lavoro, a scuola o in ospedale. Eppure, guasti tecnici, soppressioni improvvise, ritardi cronici e affollamenti ingestibili sono all’ordine del giorno.

“È l’ennesimo disservizio – racconta Angela, pendolare che ogni mattina parte da Torre Annunziata per raggiungere Napoli – e ogni volta siamo trattati come numeri, senza alcun rispetto. Nessuno ci avverte, nessuno ci assiste. È umiliante.”

Caos totale e silenzio istituzionale

Il blackout odierno non ha solo bloccato i treni, ma ha anche interrotto ogni canale di comunicazione con l’azienda: niente aggiornamenti sul sito web, niente annunci in stazione, niente contatti telefonici. Un blackout totale, che ha lasciato i viaggiatori completamente allo sbando.

“È inaccettabile che un’intera rete vada in tilt per un singolo guasto elettrico – attacca un rappresentante del comitato pendolari vesuviani –. Questa non è mobilità pubblica, è una roulette russa quotidiana.”

Una lunga lista di problemi irrisolti

Il disastro di oggi si aggiunge a una lunga sequela di problemi strutturali che affliggono l’EAV: materiale rotabile obsoleto, infrastrutture degradate, assenza cronica di personale, vagoni sovraffollati, mancanza di aria condizionata e stazioni che versano spesso in condizioni igieniche precarie. Nonostante gli annunci di rinnovi e investimenti, per i cittadini nulla sembra cambiare.

In questo clima, cresce la frustrazione di chi ogni giorno è costretto a fare i conti con una mobilità precaria, in una delle aree a più alta densità abitativa e turistica d’Europa.

Un’emergenza trasporti ormai sistemica

Il blackout di Porta Nolana è solo l’ultima spia di un sistema al collasso. Senza interventi strutturali e tempestivi, episodi come quello di oggi sono destinati a ripetersi, con effetti devastanti non solo sulla qualità della vita dei pendolari, ma anche sul tessuto economico e turistico della regione.Per ora, intanto, migliaia di persone restano in attesa. In piedi, sotto il sole, senza risposte.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 5 Luglio 2025 - 09:33


1 commento

  1. E un peccato che sti problemi continuano a succedere ogni giorno. Non capisco perche non si faccia niente per migliorare la situazione, i pendolari meritano di avere un servizio che funzioni bene e che sia piu affidabile.

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