CASERTA – Era già morta quando i medici del 118 sono entrati nella stanza. Aurora Savino, otto mesi appena, giaceva priva di vita nella casa di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta. Ma non è stato solo il tragico silenzio del corpo a parlare: sulla schiena della neonata, e in altre zone del corpo, i soccorritori hanno notato immediatamente lividi e perfino ustioni. Lesioni evidenti, sospette, che hanno spinto i sanitari a chiamare subito i carabinieri.
Ora quei momenti drammatici rivivono nell’aula della Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere, dove si sta celebrando il processo per omicidio a carico dei genitori della piccola, Emanuele Savino e Anna Gammella, rispettivamente di 28 e 21 anni. La coppia, che ha altri due figli piccoli, ha sempre negato ogni accusa.
I medici, ascoltati nell’ultima udienza, hanno raccontato una scena che ha lasciato pochi dubbi fin da subito. Il letto matrimoniale ordinato, coperto solo dal copriletto, mentre le lenzuola erano state riposte, inspiegabilmente, in una busta di plastica sopra l’armadio. E poi quel corpo, fragile, pieno di segni visibili a occhio nudo, come hanno ribadito anche i sanitari dell’ambulanza rianimativa intervenuti sul posto.
A fornire una nuova versione dei fatti è stata la nonna della piccola, madre dell’imputata. Secondo lei, i lividi sarebbero stati provocati dai giocattoli lanciati addosso da un altro nipotino. Un tentativo, forse, di ridimensionare i fatti dopo la precedente spiegazione – già giudicata poco credibile – secondo cui i segni sarebbero stati il risultato di “pizzicotti affettuosi”. La donna ha inoltre dichiarato che la figlia avrebbe portato Aurora dal pediatra, ma questa circostanza è stata smentita da tutti i medici già ascoltati durante il processo.
Alla fine dell’udienza è intervenuta anche Clara Niola, legale di parte civile per il Cam Telefono Azzurro. Le sue parole sono taglienti: “Pur nel rispetto del diritto di difesa, sono già emersi elementi incontrovertibili sulle lesioni subite da Aurora. A questo punto, il silenzio farebbe persino più rumore.”
Articolo pubblicato da Vincenzo Scarpa il giorno 2 Luglio 2025 - 12:45
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Questo articolo è molto triste e fa riflettere sulla situazione delle famiglie. I medici hanno trovato cose preoccupanti, ma non si capisce bene cosa è successo. Speriamo che la verità venga a galla e che giustizia sia fatta per questa povera bimba.