Un altro colpo alla criminalità organizzata napoletana che ama le vacanze sulla costa calabrese: un uomo ritenuto vicino al clan Mazzarella di Napoli è stato arrestato a Scalea, nell’Alto Tirreno cosentino, dove si era mimetizzato tra i numerosi turisti napoletani che affollano la località durante l’estate.
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L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile di Cosenza su delega dei colleghi di Napoli, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) partenopea.
L’indagato, accusato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e detenzione e porto illegale di armi da fuoco in concorso, era consapevole di essere ricercato, ma continuava a godersi la “villeggiatura” in un appartamento anonimo.
Si stava già godendo la villeggiatura
Le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli e condotte dalla Squadra Mobile partenopea tra il 2022 e il 2023, hanno ricostruito la struttura e le attività del clan Mazzarella, una delle organizzazioni criminali più influenti nel capoluogo campano e nella sua provincia. L’uomo arrestato, da sempre legato al clan, è stato individuato grazie a un’intensa attività di osservazione condotta dagli agenti cosentini.
Per giorni, anche di notte, i poliziotti si sono confusi tra i turisti in una zona nota per l’alta densità di presenze criminali, in particolare di origine campana, riuscendo a localizzarlo nonostante le scarse informazioni disponibili.L’arresto si aggiunge alla lunga lista di operazioni che negli ultimi anni hanno colpito esponenti della camorra in vacanza lungo la costa calabrese, con Scalea che si conferma un rifugio privilegiato per latitanti e affiliati.
La cittadina, meta estiva di migliaia di turisti, è diventata un punto nevralgico per la criminalità organizzata campana, che sfrutta l’afflusso stagionale per passare inosservata.
Articolo pubblicato il giorno 12 Luglio 2025 - 15:00