Torre del Greco – Prosegue senza sosta l’attività di contrasto all’abusivismo edilizio da parte della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che ha portato oggi alla demolizione di un manufatto illegale di 140 mq nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio.
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L’immobile, una struttura residenziale abusiva composta da un soggiorno, un bagno e due camere da letto, sorgeva in via Pisani 35, all’interno del complesso scolastico “Scuola Paradiso dei Bimbi”.
La demolizione è stata eseguita in autodemolizione dal proprietario, su ordine del Tribunale di Torre Annunziata – sezione distaccata di Torre del Greco, in ottemperanza a due sentenze risalenti al 2008 e 2009.
Un’area sottoposta a vincoli stringenti
L’edificio abusivo era situato in una zona soggetta a molteplici restrizioni ambientali e paesaggistiche:
Vincolo paesaggistico-ambientale (legge 1497/39);
Zona sismica 2 (ad alto rischio terremoti);
Zona Rossa ad alto rischio vulcanico (legge regionale 21/2003);
Rischio idrogeologico (Piano Stralcio dell’Autorità di Bacino del Sarno);
Area agricola periurbana (PUC) e zona di protezione integrale del Parco del Vesuvio.
Nonostante i divieti, la costruzione era stata realizzata in violazione di tutte le normative, minacciando l’equilibrio di un territorio già fragile.
La strategia della Procura: repressione e prevenzione
Come sottolineato dalla Procura, le demolizioni rappresentano uno strumento fondamentale non solo per ripristinare il territorio violato, ma anche per scoraggiare nuovi abusi. In questo caso, l’intervento è stato reso possibile grazie a un protocollo d’intesa tra la Procura e il Parco Nazionale del Vesuvio, che ha evitato l’uso di fondi pubblici grazie alla cooperazione del proprietario.
Un segnale chiaro contro l’illegalità
L’operazione dimostra l’impegno delle autorità nel combattere l’abusivismo edilizio, soprattutto in aree ad alto valore ambientale. «La tutela del territorio – ribadisce la Procura – passa anche attraverso l’applicazione rigorosa delle sentenze, anche quando risalgono a molti anni fa».
Intanto, l’azione di sensibilizzazione e repressione continua, con l’obiettivo di preservare il Vesuvio e le sue aree protette da ulteriori scempi nel Parco del Vesuvio.
Articolo pubblicato il giorno 14 Luglio 2025 - 09:56