È partita il 22 giugno, nella suggestiva cornice di Vico Equense, la 15ª edizione del Social World Film Festival. Sotto la direzione di Giuseppe Alessio Nuzzo, l’evento – in programma fino al 29 giugno – rende omaggio ad Alida Valli, icona senza tempo del cinema.
La sua carriera e l’impronta artistica sono celebrate mediante una retrospettiva curata da Rai Teche, accompagnata da una mostra fotografica realizzata in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale.
L’edizione di quest’anno si distingue come la più internazionale di sempre, con ospiti di grande prestigio.
Tra i titoli di punta spicca il ritorno di Abel Ferrara con Turn in the Wound, documentario sull’Ucraina insignito del riconoscimento Film sociale dell’anno. L’opera, intensa e profondamente attuale, applaudita alla Berlinale, verrà presentata per la prima volta in Italia proprio al Social World Film Festival: una scelta che conferma la volontà della rassegna di dare spazio a un cinema capace di scuotere le coscienze e aprire riflessioni globali.
“Il suo documentario sull’Ucraina è stato considerato molto forte durante l’anteprima stampa a Roma: in quell’occasione disse che ‘siamo ormai nella terza guerra mondiale’, e questo prima ancora che si sapessero degli attacchi degli Stati Uniti,” ha commentato il direttore del festival Giuseppe Alessio Nuzzo, intervenendo ieri pomeriggio durante la conferenza stampa ospitata nella prestigiosa cornice del Castello Giusso.
Attesissimo ospite della scena internazionale: Giancarlo Esposito, celebre per il suo ruolo in Breaking Bad, insignito del riconoscimento di miglior attore internazionale. Spazio anche all’intrattenimento con una serata speciale targata Disney incentrata sulla figura di Captain America e sul potenziale impatto sociale dei grandi blockbuster.
Ad impreziosire ulteriormente il festival sarà la presenza di Ben Stiller, scelto come padrino di questa edizione e presentato in anteprima durante la conferenza stampa di Napoli. Non mancheranno i protagonisti del cinema italiano: Edoardo Leo e Maurizio De Giovanni riceveranno il Premio alla Carriera, mentre Sergio Rubini celebrerà proprio a Vico Equense i suoi 40 anni di attività artistica.
Ad inaugurare ufficialmente la Mostra Internazionale del Cinema Sociale, diretta da Giuseppe Alessio Nuzzo, La stanza accanto, il nuovo atteso film di Pedro Almodóvar, al Cinema Aequa.
La cerimonia del taglio del nastro si è invece tenuta all’Arena Fellini, nel suggestivo chiostro delle SS. Trinità e Paradiso, accompagnata dall’emozionante concerto CineSax, eseguito dalla Duæ Siciliæ Saxophone Ensemble del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. «Un’orchestra di 15 elementi, composta esclusivamente da sassofoni, che ci allieterà con un concerto di musica da film completamente eseguita in sax.
L’abbiamo ribattezzata CineSax ed è un’idea originale che ci piaceva portare al Social World Film Festival», ha spiegato il direttore del festival Giuseppe Alessio Nuzzo durante la conferenza stampa.
Ospite della prima giornata è stato Francesco Panarella, noto per il suo ruolo nella serie Mare Fuori, che in serata ha introdotto la proiezione fuori concorso del cortometraggio Interference, di cui è protagonista.
Nel film interpreta un giovane alle prese con la depressione, che cerca di evaderla attraverso dirette streaming: una via di fuga che si rivela presto dannosa, a causa dei giudizi negativi ricevuti online. Nel pomeriggio, l’attore si è anche intrattenuto con il pubblico più giovane partecipando a una coinvolgente masterclass presso la Sala Lollobrigida del Cinema Aequa.
Durante l’incontro con i giovani al festival, l’attore Francesco Panarella ha condiviso con sincerità il proprio percorso, raccontando come la passione per la recitazione sia nata dal desiderio di trasformare la vulnerabilità in forza. Ha parlato delle difficoltà affrontate da ragazzo, del rapporto con la fama e del valore della pazienza e dell’empatia nel mestiere dell’attore.
Con uno stile ironico e diretto, ha sottolineato l’importanza di restare autentici, di trattare tutti con rispetto sul set e di usare la visibilità per generare qualcosa di buono: “Se riesco a far sentire meno solo anche solo uno spettatore, per me è una vittoria.”
Il festival dedica ampio spazio ai registi in concorso nelle sezioni Focus e Documentari, che presentano opere intense e profondamente radicate nel sociale. Da Fermata “Le Madonelle”di Lorenzo Cammisa, ispirato al massacro di Ponticelli, al documentario NoteItaliane di Adelmo Togliani, omaggio al compositore E. A. Mario; passando per Terramara di Simone Romano, denuncia poetica sul caporalato nella Piana del Fucino, fino a Nottefonda di Giuseppe Miale di Mauro, racconto intimo e struggente sulla solitudine e il lutto.
Storie diverse, ma unite da uno sguardo consapevole e necessario sul nostro tempo.
Tra grandi nomi internazionali, testimonianze toccanti e storie che non temono di guardare negli angoli più scomodi dell’esistenza, il festival costruisce un vero e proprio ponte tra spettacolo e realtà consapevole. E siamo solo all’inizio di una settimana che si preannuncia carica di emozioni, riflessioni e nuove scoperte.
Il programma completo della manifestazione, e le modalità di partecipazione agli eventi, sono reperibili al seguente link: https://socialfestival.com/it/programma
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