Durante i mesi dell’attesa, la mamma deve fare attenzione a diversi aspetti della salute, fondamentali, a loro volta, per il benessere del piccolo nella pancia. Uno di questi è la salute orale.
Le linee guida raccomandano un controllo dall’odontoiatra e dall’igienista dentale a cadenza trimestrale. Meglio iniziare con il secondo trimestre, periodo in cui sono da poco alle spalle i rischi e le incertezze del primo, nonché i fastidi tipici dell’inizio della gravidanza.
Essenziale è che la gestante monitori costantemente le condizioni della propria bocca, evitando di trascurare segnali come le gengive arrossate, sanguinanti o che si ritraggono.
La gengivite, che rappresenta il primo passo verso la ben più grave parodontite, una patologia che può portare alla perdita del dente, è molto comune durante l’attesa per via dei cambiamenti ormonali.
Come evidenziato ormai quattro anni fa da uno studio condotto presso l’Università di Sydney, curare la gengivite in gravidanza riduce del 50% circa il rischio di parto prematuro, un evento clinico potenzialmente pericoloso per la sopravvivenza del neonato.
Altro sintomo da non trascurare è l’alitosi persistente.
Tutti i dettagli anomali vanno riferiti all’odontoiatra di fiducia, da scegliere basandosi su criteri come il curriculum – la presenza di numerose pubblicazioni scientifiche è un punto a favore – le recensioni e la qualità dei contenuti proposti online, sinonimo di trasparenza e di attenzione alla serenità dei pazienti.
Come dimostra l’esempio dello studio dentistico a Napoli del Dottor Fabio Cozzolino, questo approccio è premiante e, non a caso, ha reso tale realtà un punto di riferimento d’eccellenza in città e in tutta la Regione.
Alla base del successo di uno studio come questo troviamo un focus approfondito su tutti gli aspetti che contribuiscono al mantenimento della salute orale in un periodo bello ma delicato come la gravidanza. Ciò vuol dire, per esempio, fornire alla futura mamma consigli legati anche allo stile di vita, tra cui l’importanza dell’addio al fumo.
La cura della salute orale deve rimanere tema centrale anche dopo il parto. Prezioso a tal proposito, quando si ha la possibilità e la voglia di portarlo avanti, è l’allattamento al seno.
Il latte materno, infatti, presenta tutti i nutrienti necessari al piccolo dalla nascita ai 6 mesi e aiuta a rinforzare le difese immunitarie, decisive anche per la salute orale.
Per preservarla fin dai primissimi mesi di vita, è opportuno attuare pratiche igieniche semplici ma decisive come la detersione della bocca del piccolo dopo ogni singola poppata e rigurgito.
Articolo pubblicato il giorno 1 Giugno 2025 - 11:16