Salerno –Un piccolo tatuaggio a forma di serpente vicino all’occhio destro ha tradito Antonio Adami, 42enne salernitano con una lunga lista di precedenti.
È stato proprio quel dettaglio distintivo, riconosciuto dalle due vittime di rapina e immortalato dalle telecamere di videosorveglianza, a permettere agli investigatori della Squadra Mobile di Salerno di risalire in poche ore all’identità del presunto autore delle due tentate rapine avvenute nella notte tra sabato e domenica in città.
Adami è accusato anche di tentato omicidio: durante l’assalto a un bar, dopo essere stato respinto dal titolare armato solo di una scopa, avrebbe sparato un colpo d’arma da fuoco, mancandolo per pochi centimetri. Le immagini della violenta aggressione, riprese dalle videocamere del locale, sono finite rapidamente online, diventando virali.
La cattura è avvenuta ieri mattina a Matierno, rione collinare di Salerno, dove gli agenti hanno fatto irruzione in un’abitazione. Adami era disteso su un letto e ha tentato di afferrare una pistola nascosta sotto il cuscino, ma è stato bloccato prima che potesse reagire.
Quando è stato arrestato aveva una pistola sotto il cuscino
L’arma, una calibro 7.65, è ora al vaglio della Polizia Scientifica, che sta effettuando accertamenti balistici per verificare se si tratti della stessa utilizzata durante i due assalti.
Pochi minuti dopo l’episodio al bar, infatti, il 42enne avrebbe tentato una seconda rapina, questa volta a un distributore di carburante lungo la tangenziale, dove avrebbe colpito con il calcio della pistola un dipendente, ferendolo alla testa.
Le indagini, coordinate dalla Procura, proseguono anche sul passato criminale dell’uomo, originario di via Dei Greci, nel quartiere Fratte. Gli inquirenti sospettano che Adami possa essere coinvolto in altri colpi messi a segno nei mesi scorsi tra Salerno e la provincia.
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Articolo pubblicato il giorno 18 Giugno 2025 - 09:53