Dopo la primavera rovente sul fronte dell’ordine pubblico, la Giunta comunale di Napoli ha approvato due delibere per rimettere ordine alle spiagge libere di Posillipo, troppo spesso teatro di sovraffollamenti, disagi ambientali e rischi per la sicurezza. Una mossa attesa e sollecitata dal Prefetto di Napoli, che aveva chiesto al Comune di intervenire per “regolamentare l’accesso degli utenti alle spiagge libere del capoluogo”.
Le misure, immediatamente esecutive, prendono spunto dalle sperimentazioni degli ultimi anni e puntano a bilanciare l’accessibilità con la tutela del territorio. Il modello adottato prevede il contingentamento degli ingressi e l’obbligo di prenotazione online, con l’obiettivo di evitare scene di caos, degrado ambientale e tensioni tra bagnanti. I risultati ottenuti in passato hanno convinto l’amministrazione a rendere il sistema strutturale.
Le spiagge coinvolte sono le più frequentate della zona: la Gaiola, la spiaggia delle Monache e l’arenile adiacente a Palazzo Donn’Anna. Qui gli accessi saranno limitati rispettivamente a 480 ingressi giornalieri per il lido delle Monache e a 70 per l’arenile di Donn’Anna. In caso di mancato ingresso entro le 13:00, la prenotazione decadrà automaticamente, liberando il posto per altri utenti.
Accesso garantito anche ai minorenni dai 14 anni in su, purché prenotati e identificabili. Gli over 70 e i cittadini appartenenti a categorie protette potranno invece entrare senza prenotazione. Ogni utente potrà prenotare fino a sei accessi giornalieri per agevolare le famiglie numerose.
Il controllo sarà affidato ai concessionari degli stabilimenti vicini – Bagno Elena, Ideal e Sirena – con il supporto del Comune di Napoli e dell’Autorità Portuale. Tutto questo mentre il Parco Sommerso della Gaiola, anch’esso parte dell’accordo, continua a essere un esempio di fruizione sostenibile del patrimonio naturale e culturale partenopeo.
Articolo pubblicato il giorno 10 Giugno 2025 - 16:40