Pompei– Momenti di paura questa domenica al Parco Archeologico di Pompei, dove un autobus ha leggermente deviato dalla corsia in salita verso Porta Marina Superiore, investendo una transenna e facendo cadere una visitatrice.
La donna è stata prontamente soccorsa e trasportata in ospedale in codice verde, e le sue condizioni sono stabili.
L’incidente è avvenuto in una giornata di grande afflusso, trattandosi della prima domenica del mese con accesso gratuito al sito archeologico. E all’indomani della protesta e della lettera aperta inviata al direttore degli Scavi da alcune agenzie di viaggi, guide turistiche e Ncc, a proposito dei biglietti elettronici per l’ingresso.
Il Parco di Pompei, in una nota ufficiale, ha sottolineato la scorrevolezza dei tempi di accesso, con picchi di attesa di soli 20-30 minuti. “Questo è stato possibile anche grazie alle nuove regole adottate per le giornate gratuite, che prevedono la sospensione del biglietto nominativo.
Grande attenzione è stata posta alla sicurezza anche fuori dagli scavi. Il Comune di Pompei, su richiesta della direzione del Parco, ha fornito 250 transenne e ha garantito la presenza della Polizia Locale. Proprio le transenne, spiegano dal Parco, hanno evitato conseguenze ben più gravi nell’area antistante uno degli ingressi, frenando l’impatto del pullman”.
Il direttore del sito archeologico, Gabriel Zuchtriegel, ha ringraziato il Comune, le Forze dell’Ordine e tutto lo staff del Parco Archeologico, in particolare il personale di biglietteria, vigilanza, accoglienza e l’ufficio tecnico. “Senza le transenne, l’incidente poteva avere conseguenze molto più gravi”, ha dichiarato Zuchtriegel, augurando pronta guarigione alla visitatrice.
Il direttore ha poi replicato duramente alle critiche su presunte inefficienze: “Nell’insieme, con accessi così scorrevoli, tempi di attesa minimi anche nel confronto nazionale ed internazionale, misure straordinarie di sicurezza grazie alla collaborazione del Comune di Pompei, posso solo meravigliarmi di chi, senza del resto essere stato sul posto, parla di inefficienza e disorganizzazione.
Nella migliore dell’ipotesi, è ignoranza, nella peggiore, un attacco strumentale, perché evidentemente la nostra linea di rispetto della legalità e di contrasto al bagarinaggio non piace a tutti, ma noi andremo avanti lo stesso senza farci intimidire. I tempi in cui i biglietti del Parco si rivendevano anche durante le giornate gratuite sono finiti e non torneranno più”.L’episodio, pur spiacevole, riaccende i riflettori sull’importanza delle misure di sicurezza in siti di grande richiamo turistico.
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