Roma– Con l’approvazione definitiva al Senato, il decreto Sicurezza diventa legge. Un provvedimento che – come sottolinea la presidente del Consiglio Giorgia Meloni – “rafforza la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e degli uomini e donne in divisa”.
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Durante la votazione, i senatori di Pd, M5S e Alleanza Verdi e Sinistra hanno inscenato una protesta mostrando cartelli con la scritta “Denunciateci tutti”, riferendosi alle nuove norme sulla resistenza passiva. Italia Viva, invece, non si è unita alla contestazione.
OCCUPAZIONI ABUSIVE: CARCERE DA 2 A 7 ANNI
Introdotto il reato di occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui, con pene più severe per chi viola la proprietà privata.
CANNABIS LIGHT: VIETATA COLTIVAZIONE E VENDITA
Stop alla commercializzazione delle infiorescenze di cannabis, anche a basso contenuto di THC, se non per usi industriali.
RIVOLTE IN CARCERE E CPR: PENE FINO A 5 ANNI
Inasprite le sanzioni per chi organizza o partecipa a sommosse negli istituti penitenziari e nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio.
ACCATTONAGGIO CON MINORI E TRUFFE AGLI ANZIANI
Età minima per punire lo sfruttamento di minori nell’accattonaggio portata da 14 a 16 anni.
Pene più dure per le truffe agli anziani: reclusione fino a 5 anni (prima 3).
TUTELA LEGALE PER LE FORZE DELL’ORDINE
Raddoppiato il rimborso per spese legali (fino a 10.000 euro) per agenti indagati per fatti legati al servizio.
Possibilità di portare armi senza licenza anche fuori servizio (con limitazioni).
BLOCCHI STRADALI: CARCERE FINO A 2 ANNI
Fino a un mese di reclusione per chi blocca singolarmente strade o ferrovie.
Se il reato è commesso in gruppo, la pena sale a 6 mesi – 2 anni.
DETURPAMENTO DI EDIFICI PUBBLICI: MULTE E CARCERE
Vandalizzare beni pubblici ora costa fino a 3.000 euro di multa e 18 mesi di reclusione.
BODYCAM PER LA POLIZIA (MA NON OBBLIGATORIE)
Approvato l’uso di telecamere corporee durante il mantenimento dell’ordine pubblico, senza però renderle obbligatorie.
ESTENSIONE DEL DASPO URBANO
Il divieto di accesso a determinate aree sarà applicabile anche a chi, negli ultimi 5 anni, è stato denunciato o condannato (anche con sentenza non definitiva) per reati contro la persona o il patrimonio nelle vicinanze di infrastrutture critiche (stazioni, aeroporti, porti).
La premier ha celebrato l’approvazione sui social: “Oggi l’Italia fa un passo avanti nella lotta all’illegalità e nella protezione dei più deboli”.
Opposizione: “Norme repressive, si criminalizza il dissenso” (Pd).
Maggioranza: “Giusto dare più strumenti a chi ci difende ogni giorno” (FdI).
Prossimi step: Il provvedimento entra in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
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