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Napoli, sequestri al ristorante “I Diamanti del mare”. I titolari: “Siamo aperti regolarmente”



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Napoli – È finita sotto sequestro parte dell’attività di ristorazione “Diamanti del Mare” in via Sannazaro a Chiaia, gestita dall’influencer Gennaro Di Napoli.

Un blitz interforze ha rivelato un lungo elenco di violazioni, definite dalle autorità un mix di “improvvisazione, illegalità e disinteresse per le regole basilari di igiene e sicurezza”. Una nuova ala del ristorante, non ancora aperto, è stata sigillata a seguito di un’ispezione congiunta che ha portato alla luce gravi irregolarità.

Durante il controllo, coordinato dalla polizia locale con il supporto di ASL Napoli 1, Ispettorato del Lavoro, Unità Tutela Edilizia e aziende municipalizzate ABC ed ENEL, sono stati sequestrati circa 80 kg di alimenti privi di tracciabilità e 160 kg di prodotti ittici e dolci conservati in modo irregolare. Gli ambienti sono stati giudicati insalubri, e un deposito alimentare abusivo ha generato sanzioni per oltre 5mila euro. Sono state inoltre imposte 14 prescrizioni da adempiere entro 30 giorni.


Occupazione abusiva di suolo pubblico e violazioni edilizie

Il locale occupava abusivamente circa 50 metri quadri di suolo pubblico senza autorizzazione, con una multa di 170 euro e rimozione d’urgenza. È stata contestata anche la gestione illecita dei rifiuti, con assenza di raccolta differenziata e deposito incontrollato, in violazione del regolamento comunale.

L’Unità Tutela Edilizia ha rilevato gravi violazioni urbanistiche e paesaggistiche, che hanno portato al sequestro della nuova ala ristorante e al deferimento all’autorità giudiziaria. Le violazioni riguardano modifiche strutturali non autorizzate in un’area vincolata.

Su 20 dipendenti presenti al momento del controllo, 10 sono risultati totalmente “in nero”, tra cui un lavoratore non in regola con i requisiti di soggiorno. Le sanzioni amministrative complessive superano i 28mila euro.

Sono in corso procedimenti penali per impiego di manodopera irregolare, ai sensi dell’articolo 22 del D.Lgs. 286/98, che prevede fino a tre anni di reclusione.

La replica dei titolari: “Agito nel rispetto delle regole”

Gennaro Di Napoli e Ciro Barone, titolari del ristorante, dopo la diffusione della notizia attraverso un comunicato della polizia locale di Napoli si sono affrettati a fare video su Tik Tok in cui negano di aver commesso tutte le violazioni contestate e si dichiarano certi di aver sempre agito nel rispetto delle regole.

Nei video mostrano che il ristorante è aperto, in attività e affollato tanto che ringraziano anche i numerosi clienti. Ciro Barone e Gennaro Di Napoli hanno cercato di spiegare che è stato sequestrato un locale adiacente non ancora aperto e in cui vi avevano piazzato dei frigoriferi e ammettono solo un’eccedenza di undici metri quadrati per il gazebo esterno e poi glissano sul lavoro nero e sul sequestro di cibo.

Le indagini proseguono per fare piena luce sulla complessa rete di irregolarità riscontrate.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 7 Giugno 2025 - 22:34


1 commento

  1. Ho letto l’articolo e mi sembra molto interessante ma ci sono tanti errori nel ristorante di Napoli. È importante che si rispettano le regole di igiene per la salute di tutti e che i lavoratori siano in regola. Non è giusto che ci siano irregolarità.

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