Cronaca Giudiziaria

Fermo convalidato per l’omicidio Mirti, ma spunta un retroscena: “Fu accoltellato mesi prima”

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Il Gip ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per Salvatore Sannino, il 18enne accusato dell’omicidio di Nicola Mirti, il 19enne ucciso domenica scorsa nello stabilimento balneare “Palma Rey” di Varcaturo.

Ma l’udienza di ieri ha riservato un colpo di scena: è emerso un episodio di violenza risalente a settembre 2023, quando la vittima – allora ancora in vita – fu accoltellata in un tentativo di rapina.

L’aggressione precedente: il coma e la denuncia

Mirti, dopo due mesi di coma, aveva denunciato l’aggressione subita a Giugliano, riportando ferite gravissime: una cicatrice dal torace alla milza, segni che avrebbe portato per sempre. La difesa di Sannino – l’avvocato Roberto Iacono – ha chiesto accertamenti per verificare se il suo assistito fosse l’autore di quell’attacco. Se confermato, sarebbe la prova di un astio pregresso tra i due giovani, entrambi di Mugnano e frequentatori della zona delle palazzine, che avrebbe portato all’esito tragico di domenica.

Un movente di vendetta?

L’ipotesi investigativa si sposta così dal litigio per futili motivi – aggravante inizialmente contestata ma poi caduta – a un possibile regolamento di conti. Alcune voci parlerebbero addirittura di un duello con coltelli tra i due nel rione Monterosa a Scampia, anche se Sannino non ha mai accusato direttamente Mirti.

L’interrogatorio e il silenzio dell’accusato

Durante l’udienza, p – già interrogato in stato di shock domenica sera in questura, quando stentava a fornire le generalità – si è avvalso della facoltà di non rispondere. Intanto, la procura ha acquisito la cartella clinica dell’ospedale di Giugliano con i referti del ferimento di Mirti, un tassello che potrebbe rivelarsi cruciale per ricostruire la dinamica dell’odio tra i due.

Le indagini continuano, ma una cosa è certa: quella di domenica non è stata una lite improvvisa, ma l’epilogo di una storia di violenza che durava da mesi.

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Articolo pubblicato il giorno 12 Giugno 2025 - 09:08

Rosaria Federico

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Rosaria Federico

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