Amalfi – “La Costiera si è trasformata in un velodromo a cielo aperto. Chi sfreccia lungo la Statale Amalfitana a velocità folli non solo viola la legge, ma mette in pericolo la vita di tutti”.
A lanciare l’ennesimo appello è Franco Florio, delegato territoriale di Amalfi della FeNAILP, la Federazione nazionale che rappresenta imprenditori e professionisti della micro, piccola e media impresa.
La denuncia arriva a poche ore dall’ennesima tragedia: un uomo è stato travolto e ucciso da una moto di grossa cilindrata lungo il tracciato costiero, ancora una vittima di quella che Florio definisce una “deriva pericolosa e inaccettabile”.
“Durante tutti i weekend invernali e per l’intera stagione estiva – spiega – queste strade diventano teatro di gare improvvisate. Non si può più restare in silenzio. Abbiamo chiesto più volte al Prefetto, all’Anas e ai sindaci del territorio di adottare misure concrete. Serve l’installazione di autovelox fissi su tutto il percorso: è l’unico vero deterrente”.
Florio sottolinea anche il valore sociale ed economico di un intervento del genere: “Non si tratta più soltanto di sicurezza stradale, ma di una responsabilità morale collettiva. Ogni vita spezzata rappresenta una sconfitta.
Con gli autovelox possiamo salvare vite e allo stesso tempo generare un getttito utile per i Comuni, risorse che potrebbero essere reinvestite in sicurezza e servizi per cittadini e turisti”.
La Statale 163 Amalfitana, già fragile per morfologia e traffico, continua così a rivelarsi un’arteria ad alto rischio, dove – tra curve strette e manovre azzardate – basta un attimo perché una giornata al mare si trasformi in tragedia.
Articolo pubblicato il giorno 5 Giugno 2025 - 20:01