Una decisione che ribalta l’inchiesta. Il Tribunale del Riesame di Bergamo ha annullato il maxi-sequestro di 8 mila chili di tabacco, telefoni cellulari e documenti eseguito nei confronti di due imprenditori di Cervinara, C. G. e C. L., al centro di un’indagine per associazione a delinquere finalizzata alla lavorazione e commercializzazione illecita di sigarette di contrabbando.
Il provvedimento era scattato nei mesi scorsi su impulso della Procura di Bergamo, che aveva disposto perquisizioni e sequestri condotte congiuntamente dai Carabinieri della Legione Lombardia e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza. I due imprenditori, entrambi titolari di una società di capitali ritenuta fulcro delle attività contestate, si erano visti bloccare un’ingente quantità di merce e materiale ritenuto rilevante per l’indagine.
Ma a smontare l’impianto accusatorio è stato l’Avvocato Vittorio Fucci, difensore dei due, che ha convinto il Riesame sull’infondatezza dei presupposti del sequestro. La decisione del Tribunale ha avuto l’effetto di un colpo di scena: annullamento totale dei sequestri e immediata restituzione di tutto quanto agli imprenditori.
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