Caserta – Era evaso dai domiciliari nel 2018, facendo perdere le proprie tracce dopo un violento assalto a mano armata in una villetta del Napoletano.
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Ora, dopo oltre due anni di indagini serrate, è stato catturato in Albania un 33enne albanese condannato in via definitiva a 8 anni e mezzo di reclusione per tentato omicidio e rapina aggravata.
L’uomo, domiciliato a San Cipriano d’Aversa (Caserta) al momento dell’evasione, era parte di un’organizzazione criminale specializzata in rapine in abitazione tra le province di Napoli e Caserta. In particolare, è ritenuto uno degli autori del violento assalto a casa di un noto imprenditore, durante il quale si consumò una vera e propria sparatoria.
I rapinatori furono scoperti da un vicino di casa della vittima, un agente delle forze dell’ordine che tentò di bloccarli. Il 33enne reagì aprendo il fuoco contro il poliziotto: ne nacque un conflitto a fuoco in cui rimase ferito uno dei membri del commando. In seguito all’episodio, l’uomo fu sottoposto agli arresti domiciliari, ma pochi mesi dopo fuggì, avviando una lunga latitanza.
Determinanti le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Caserta e dal Servizio Centrale Operativo, coordinate dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli. Grazie alla collaborazione con le autorità albanesi – tra cui la Direzione di Polizia e Interpol di Tirana – e con la Direzione Centrale della Polizia Criminale italiana, è stato possibile localizzare con precisione il fuggitivo e ottenere l’estensione internazionale del provvedimento di cattura.
La cattura rientra nel progetto Wanted 2025
L’operazione rientra nell’ambito del progetto “Wanted 2025”, che mira alla localizzazione e all’arresto dei latitanti di elevata pericolosità con il supporto delle polizie estere. Grazie a una fitta rete investigativa e alla cooperazione internazionale, un altro tassello si aggiunge alla lotta contro il crimine organizzato transnazionale.
Articolo pubblicato il giorno 23 Giugno 2025 - 16:52