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Carabiniere ucciso durante un inseguimento: sarebbe andato in pensione a luglio

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Doveva essere un normale controllo nella zona industriale di Francavilla Fontana, è diventato un dramma che ha lasciato senza fiato un'intera comunità. Il brigadiere Carlo Legrottaglie, 59 anni, è morto colpito da proiettili sparati da un uomo in fuga. Era in servizio con un collega, quando ha intercettato una Lancia Ypsilon con due individui a bordo che, anziché fermarsi all'alt, hanno accelerato, innescando un inseguimento.

Dopo pochi minuti le due auto si sono scontrate. I fuggitivi sono usciti dall’abitacolo, e uno di loro ha aperto il fuoco, colpendo mortalmente Legrottaglie prima di fuggire a piedi. Inutili i tentativi di soccorso: il carabiniere è morto sul posto, nell’adempimento del proprio dovere, a meno di tre settimane dalla pensione.

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Legrottaglie, in forza al nucleo radiomobile di Francavilla, viveva a Ostuni con la moglie e due figlie. L’Arma, il Governo, e tutta l’Italia istituzionale hanno espresso profondo cordoglio per la sua scomparsa. Dal ministro Crosetto al comandante generale Luongo, fino al vicepremier Salvini, tutti hanno sottolineato l’esempio di dedizione e coraggio incarnato dal brigadiere.

La sua morte riaccende l’allarme sulla sicurezza degli operatori delle forze dell’ordine e scuote l’intero Paese. Oggi la divisa piange un uomo che ha onorato fino all’ultimo istante il giuramento prestato, lasciando dietro di sé una scia di dolore e l’urgenza di trovare i responsabili di questo vile agguato.

Articolo pubblicato il 12 Giugno 2025 - 11:05 - Federica Annunziata

Commenti (1)

è veramente triste che una persona come il brigadiere Legrottaglie sia morta in un episodio così violento. La sua dedizione al dovere merita di essere ricordata e onorata. Speriamo che giustizia venga fatta per lui e per la sua famiglia.

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