Napoli – Restano gravissime le condizioni di Pietro, il neonato di nove mesi ricoverato in coma al Santobono di Napoli. Il piccolo era stato trasferito d’urgenza giovedì scorso dal pronto soccorso di Sapri, dopo un episodio ancora avvolto nel mistero.
La Procura di Lagonegro indaga a ritmo serrato per ricostruire le ore precedenti al dramma, con un’inchiesta attualmente a carico di ignoti.
Le forze dell’ordine hanno sequestrato la villetta di località Le Ginestre, a Villammare, dove Pietro viveva con la madre, il compagno di lei e il fratello maggiore. Gli investigatori stanno effettuando rilievi nell’abitazione, ritenuta il possibile luogo dell’evento che ha portato il bimbo in condizioni critiche.
Nelle ultime ore, madre, compagno, nonni e il padre biologico di Pietro sono stati interrogati a lungo nella caserma dei carabinieri di Vibonati, per chiarire dinamiche familiari e possibili responsabilità.
Le condizioni del neonato, pur stabili, restano estremamente gravi. La comunità di Villammare, sconvolta, si riunirà questa sera alle 19 nella parrocchia Maria Santissima di Portosalvo per una veglia di preghiera guidata da Don Vincenzo Contaldi, in segno di vicinanza alla famiglia.
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