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Ariano Irpino, cerca di portare stupefacenti in carcere al figlio: arrestato

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Ariano Irpino – Un uomo, padre di un detenuto, è stato arrestato ieri mattina presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino per aver tentato di introdurre sostanze stupefacenti destinate al figlio. A darne notizia è Stefano Sorice, Responsabile della Segreteria Gau Uilpa Polizia Penitenziaria.

Il tentativo di spaccio è stato sventato grazie alla prontezza dell’Ispettore Coordinatore dei colloqui, che ha individuato la droga nascosta in un doppio fondo di un contenitore di plastica all’interno di un pacco.

La droga era nascosta in un doppio fondo di un contenitore di plastica

Il personale penitenziario ha provveduto al sequestro della sostanza e all’arresto del responsabile, ora in carcere presso lo stesso istituto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

“Le carceri sono spesso luoghi di spaccio e malaffare, dove circolano droghe, smartphone e persino armi rudimentali”, denuncia Sorice, evidenziando le difficoltà operative della Polizia Penitenziaria, costretta a lavorare in condizioni di cronica carenza di organico.

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Il consumo di stupefacenti tra i detenuti, spesso tossicodipendenti, rappresenta un ostacolo al percorso di recupero previsto dagli istituti penitenziari, con conseguenze negative non solo per gli agenti, ma per l’intera collettività.

La UILPA Polizia Penitenziaria esprime plauso all’Ispettore e agli agenti coinvolti per la professionalità dimostrata, che ha permesso di bloccare l’ennesimo tentativo di introduzione di droga, contribuendo alla sicurezza del carcere e della comunità.

Due settimane fa nello stesso istituto penitenziario era stata arresta una mamma che aveva cercato di portare droga in carcere al figlio.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 30 Giugno 2025 - 09:58 - Federica Annunziata

Commenti (1)

Questo articolo parla di un fatto grave, ma purtroppo in molte carceri ci sono problemi di droga e sicurezza. Spero che le autorità riescano a migliorare la situazzione per i detenuti e per il personale che lavora lì.

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