Avellino– Torna sotto i riflettori il caso dei presunti corsi di formazione mai svolti all’interno di Alto Calore Spa, l’azienda che gestisce il servizio idrico in 125 comuni tra Irpinia e Sannio.
Il Gup ha disposto il rinvio a giudizio per quattro persone, tra cui l’ex amministratore unico della società, Michelangelo Ciarcia.
Oltre a Ciarcia, finiscono sul banco degli imputati Pantaleone Trasi, addetto alla sua segreteria, Gerardo Santoli, titolare della Cat Servizi (la società che avrebbe dovuto erogare i corsi) eRaffaele Castagnozzi, collaboratore della stessa Cat Servizi.
Le accuse vanno dalla malversazione di erogazioni pubbliche (per Ciarcia e Trasi) alla tentata truffaper il conseguimento di fondi pubblici (per Santoli e Castagnozzi).
Secondo l’accusa, i quattro avrebbero falsamente attestato lo svolgimento di tre corsi di aggiornamento professionale per 91 dipendenti di Alto Calore, al fine di ottenere un contributo pubblico dall’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL). Peccato che quei corsi, stando alla Procura, non si siano mai tenuti.
La prima udienza è fissata per il 16 settembre. In quella sede, il Tribunale di Avellino potrebbe decidere di unificare questo procedimento con il filone principale dell’inchiesta, già in corso.
Un nuovo capitolo giudiziario per Alto Calore, che torna a far discutere per presunti fondi pubblici male utilizzati e una formazione professionale che, secondo i magistrati, è esistita solo sulla carta.
Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 20 Giugno 2025 - 21:08
Commenti (1)
E un peccato che ci siano questi problemi con l’azienda Alto Calore, spero che la verità venga a galla. I corsi di formazione non sono stati fatti e questo è un problema serio per tutti i lavoratori coinvolti, specialmente per chi ha bisogno di aggiornamenti.