Napoli – Con la formula “il fatto non sussiste”, il giudice monocratico Eliana Franco ha assolto Pierluigi e Luca D’Angelo, gestori dell’Ippodromo di Agnano, dall’accusa di omicidio colposo per la morte del 62enne marocchino Mohamed Boulhaziz, schiacciato da un cipresso crollato il 22 dicembre 2019 all’interno della struttura.
La difesa degli imputati, rappresentata dall’avvocato Marco Campora, ha dimostrato che tutte le norme di sicurezza erano state rispettate e il crollo fu causato da “eccezionali condizioni meteorologiche” (come attestato da perizie tecniche). Nessuna negligenza nella manutenzione dell’area verde
“La sentenza riconosce l’assoluta estraneità dei miei assistenti a questo tragico evento”, ha dichiarato Campora, esprimendo soddisfazione per l’esito del processo.
L’incidente risale a quasi 6 anni fa, quando Boulhaziz perse la vita durante una tempesta di vento eccezionale. Oltre ai D’Angelo, sono stati assolti con formula piena anche gli altri imputati, difesi dagli avvocati Mariavittoria Russo, Marcello Marasco e Luca Raviele.
La sentenza non è appellabile in quanto emessa in primo grado con formula assolutoria piena.La famiglia della vittima potrà eventualmente avviare un’azione civile per il risarcimento danni.
Articolo pubblicato il giorno 10 Giugno 2025 - 20:18