Cardito – Un agguato di chiara matrice camorristica ha scosso il centro di Cardito questa mattina, spezzando la vita di un pregiudicato di Caivano.
La vittima, identificata come Antonio Vitale, con numerosi precedenti penali anche di stampo mafioso, è stata raggiunta da almeno una decina di colpi di grosso calibro mentre si trovava alla guida della sua auto. L’uomo è morto prima di giungere in ospedale.
Secondo le prime ricostruzioni, i killer sarebbero giunti a bordo di una moto di grossa cilindrata, esplodendo i proiettili contro il veicolo di Vitale in pieno giorno. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Caivano, diretti dal Capitano Antonio Cavallo, e gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore per i primi rilievi.
L’area è stata immediatamente transennata per consentire agli investigatori di raccogliere elementi utili a fare luce sulla dinamica dell’agguato.
Antonio Vitale era residente a Caivano e il suo nome era già noto alle forze dell’ordine per precedenti di stampo mafioso. Gli inquirenti stanno seguendo una pista ben precisa: l’omicidio si inserirebbe nelle dinamiche del nuovo “ordine” della camorra nell’area nord di Napoli.
La zona è attualmente caratterizzata dall’azione di bande di giovanissimi, che non sono ancora inquadrate nei vecchi clan che per mezzo secolo hanno controllato il territorio in modo asfissiante.
Questo fa ipotizzare una possibile riorganizzazione degli equilibri criminali, con nuovi gruppi che cercano di affermare il proprio dominio. L’agguato odierno potrebbe essere un chiaro segnale di questa lotta per il controllo del territorio e delle attività illecite.
Le indagini proseguono serrate per identificare i responsabili e comprendere appieno il contesto in cui è maturato l’omicidio.
Antonio Vitale in passato aveva fatto parte della banda specializzata negli assalti ai portavalori insieme con alcun i congiunti ed altri complici ed era stato arrestato nel 2013.
Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca”
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Questo articolo parla di un omicidio che è molto tragico e fa pensare a come la criminalità organizzata è ancora presente in certe aree. E' preoccupante vedere che giovani sono coinvolti in questa situazion, e che ci sono nuovi gruppi che cercano di prendere controllo del territorio.